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Bonus di 500 Euro – Ecco gli esclusi

Comunicato Andeisp – Bonus da 500 euro? I docenti educatori di ruolo non ne hanno diritto. Altra ingiustizia nei confronti di questa categoria

Il Miur esclude il Personale Educativo di ruolo dal cosiddetto “Bonus 500 euro”, somma corrisposta in applicazione al D.P.C.M. del 23 settembre 2015 per l’attuazione della Legge 107/15 art.1 comma 121  cioè ” Carta elettronica per l’aggiornamento e la fomazione del docente di ruolo delle istituzioni scoalstiche di ogni ordine e grado”. In poche parole per il Ministero, i docenti educatori non hanno necessità di aggiormento. O perchè siamo troppi intelligenti e preparati, o perchè considerati lo scarto della scuola. Un ennesismo smacco  nei nostri confronti, in quanto il Bonus interessa tutto il personale docente del comparto scuola immesso in ruolo fino al 9 ottobre,  tranne il nostro. Ma per quale motivo? Ce lo chiediamo tutti i giorni. Gia i precari PPPP inseriti in Gae (graduatoria ad esaurimento a cui si ha avuto accesso dopo aver superato un concorso bandito dallo stesso Miur) sono stati esclusi senza una valida ragione, dal piano assunzionale della Buona Scuola, e ora arriva  questa’altra ingiustizia. Quando avremo riconosciuti i nostri diritti? Il personale educativo non è stato mai menzionato da nessun sindacato quando si è portata avanti la battaglia dei precari per le assunzioni della Buona Scuola. Forse perchè siamo in pochi, e quindi non rappresentiamo un elettorato appetibile? In effetti non si fa mai nulla senza interessi personali!. Vogliamo una volta ancora ricordare che i docenti educatori appertengono alla classe di concorso L030 (III), Pedagogia e Didattiche Speciali all’Insegnamento, ordine scuola PPPP. La parola “Didattica”, non dovrebbe creare confusione di ruoli, eppure  nel nostro caso non è così. Noi siamo DOCENTI, e siamo EDUCATORI, e noi ricopriamo entrambi importanti ruoli nella scuola. Tra l’altro continua a sfuggire al Ministro dell’Istruzione che il DPR 417/74, art. 121, ci ha equiparati  agli insegnanti di scuola primaria. Perchè a questi nella mobilità è data la possibilità di lavorare come personale educativo, levandonci quei pochi posti che abbiamo a disposinzione, e invece a noi non viene riconosciuto il diritto di insegnare alle elementari? È inammissibile  un diritto unidirezionale.  Un accanimento da parte del Miiur nei nostri confronti di cui pretendiamo spiegazione. Noi fermeremo la nostra battaglia fino a quando non ci verrà dato ciò che ci spetta.
Filippa Antinoro, coordinatrice editoriale Andeisp (Associazione nazionale docenti educatori istruzione statale pubblica)

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