HomeScuolaMinistero dell'IstruzioneBussetti raggiunge l’accordo con i sindacati, ma non parla di regionalizzazione

Bussetti raggiunge l’accordo con i sindacati, ma non parla di regionalizzazione

Che fine ha fatto la regionalizzazione? Il ministro Bussetti annunciando l’accordo con i sindacati cita solo due punti: più risorse per il rinnovo del contratto e maggiori assunzioni per i precari.

Nemmeno una sola parola sul terzo punto relativo la regionalizzazione leghista che riguarderà in modo predominante la scuola. Il pericolo è scongiurato? Niente affatto.

Sappiamo che all’interno della maggioranza si sta consumando un vero e proprio braccio di ferro fra Lega e M5S. Fra le più agguerrite contro il provvedimento vi è l’onorevole pentastellata Lucia Azzolina che in più di un’occasione ha evidenziato l’assoluta contrarietà alla riforma perché creerebbe tanti modelli di scuola quante sono le regioni italiane.

Il ministro Bussetti, come abbiamo già anticipato, nel dichiarare la soddisfazione per l’accordo raggiunto con i sindacati scrive sulla sua pagina: “Il 24 aprile abbiamo firmato un’importante intesa con i sindacati della #scuola.

Al centro dell’accordo abbiamo messo due punti: più risorse per il prossimo rinnovo contrattuale e soluzioni mirate per il precariato.

A chi ci accusa di aver fatto solo promesse elettorali rispondiamo con i fatti: stiamo già convocando i tavoli tecnici promessi ai sindacati per rendere operativa l’intesa.

Si parte il 6 maggio con quello sul reclutamento e sul precariato. Il 14 maggio parleremo di dirigenti scolastici, il 20 di contratto, il 28 di #Università, #Ricerca e Alta formazione artistica, musicale e coreutica.
MIUR Social”

Manca il primo punto: la regionalizzazione!

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