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Che fine farà il bonus di 80 Euro con il nuovo governo?

Il bonus di 80 Euro a rischio con il nuovo governo?

Il professor Avvocato Giuseppe Conte ha ricevuto l’incarico del Presidente della Repubblica di formare il governo di Lega e Movimento 5 Stelle. In queste ore i due partiti politici che compongono la maggioranza sono alle prese con la scelta dei nominativi che costituiranno la cosiddetta squadra di governo. Il nuovo Esecutivo dovrà applicare il contratto di governo controfirmato dai due leader politici di Lega e M5S, Salvini e Di Maio. Un coverno che nasce sotto l’attacco mediatico di giornali e tivvù, chi scrive non ricorda di un simile precedente, segno che è davvero il governo del cambiamento? Così sostengono Di Maio e Salvini.

La perte che tuttavia riguarda la scuola è sempre la stessa. Intanto ci piacerebbe conoscere il nominativo del nuovo ministro che dovrà guidare per i prossimi anni il MIUR. I nomi che sono circolati sono diversi, si va da Gianluca Vago, passando da Vincenzo Spadafora e non va trascurato nemmeno Salvatore Giuliano, il dirigente scolastico che in ampagna elettorale era stato individuato da Di Maio per comporre la sua squadra di governo. Ma non sono gli unici nominativi che circolano, noi stessi ne abbbiamo individuati alcuni. Si fa anche il nome di Pittoni in quota Lega che in ogni caso – a nostro avviso – avrà comunque un incarico, se non come ministro, come sottosegretario.

Che fine faranno i bonus introdotti da Renzi?

La scuola si aspetta da questo governo una linea politica diversa rispetto a quella adottata dai governi negli ultimi 15 anni, segnata da tagli e da mortificazioni della classe docente ed ATA. Mortificazioni sia dal punto di vista economico che professionale. I “fannulloni” di Brunetta ( con Lega al governo) è un ricordo vivo che ha segnato tutti gli statali, ecco perchè fra loro serpeggia un po’ di scetticismo. L’altra questione aperta è quella dei bonus introdotti da Renzi, sia quello di 80 Euro, sia quello di 500 Euro per l’aggiornamento del personale docente. Saranno rinnovati o saranno eliminati? L’interrogativo resta aperto, anche se la scuola si augura che i bonus siano eliminati in cambio di un rinnovo contrattuale vero che riporti dignità nelle tasche del personale.

 

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