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I lavoratori fragili & inidonei indignati dal decreto interministeriale 3 febbraio 2022, scrivono al Ministro Stefani

Egregio Ministro Stefani, con la presente la invitiamo ad intervenire prontamente in difesa di tutti i lavoratori fragili, di cui lei tempo fa si è occupata e che improvvisamente il Ministro Speranza, Orlando e Brunetta hanno deciso che non sono più fragili, stante il Decreto Interministeriale del 03 Febbraio 2022 “Individuazione delle patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, ai sensi del comma 2 dell’articolo 17 DL n. 221 del 24 dicembre 2021”. Come fa una persona con bronchiectasie e fibrosi polmonare a non essere più fragile? Come mai i Ministri in questione non si sono occupati realmente di studiare la gravità delle varie malattie e definirne in maniera puntuale quelle particolarmente gravi ed in scarso compenso clinico, disattendendo di fatto quanto previsto dal comma 2 dall’art. 17 DL n. 221 del 24 dicembre 2021?
La “generica” BPCO (senza alcuna menzione di stadio di gravità) trattabile banalmente anche con un puff al giorno di broncodilatatori secondo loro è più grave di una condizione di asma grave (V stadio di gravità), malattia quest’ultima non contemplata affatto in tale decreto e che comporta assumere cortisone, immunoterapia, molteplici puff cortisonici e di broncodilatatori giornalieri e persino adrenalina? Esistono vari stadi di gravità di BPCO, quello iniziale sicuramente non è più grave di un’asma grave, ma ciò non si direbbe stando al suddetto Decreto interministeriale del 3 febbraio 2022. La lista delle patologie croniche è a dir poco superficiale, carente, priva della dovuta stadiazione di gravità, affatto puntuale, anzi è ricca di “etc. etc.” che perciò lasciano ancora ampio margine di discrezionalità interpretativa soprattutto ai medici di medicina generale, con la conseguenza che ci ritroveremo ancora lavoratori fragili di serie A tutelati e quelli di serie B non tutelati, senza omogeneità di tutela nell’ambito del territorio nazionale. Chi ha elaborato questa lista, il CTS? Che specializzazioni hanno i membri del CTS?
Sono pneumologi? Sono Oncologi? Sono immunologi? Conoscono le malattie rare? Sanno che non esistono solo le patologie polmonari che necessitano di ossigenoterapia, ma che esistono tutta una gamma di patologie polmonari davvero serie, per le quali si spera di dover arrivare il più tardi possibile alla necessità di ossigenoterapia? Ci sentiamo offesi e derisi. L’aver concesso in passato tutele anche a lavoratori non particolarmente fragili non significa togliere la dovuta protezione a chi deve essere tutelato, perché la pandemia non è affatto finita e la smettano di trincerarsi dietro la scusa della protezione da vaccinazioni, perché in un “fragile” la vaccinazione non costituisce nessuna garanzia di protezione (tanto è vero che nel decreto è riportato più volte la locuzione “indipendentemente dallo stato vaccinale”). La invitiamo urgentemente ad intervenire in merito e a voler far abolire questa lista pericolosamente lacunosa di patologie.
Ci sentiamo davvero presi in giro, offesi, privati di dignità.
Cerchi di non lasciarci soli anche in questo momento, perché ultimamente ci siamo sentiti come se non avessimo un Ministro alle Disabilità pronto a “stare con noi”, pronto a difendere i diritti dei più deboli, che prenda una ferma posizione di dissenso nei confronti di questo Decreto interministeriale.

LAVORATORI FRAGILI & INIDONEI

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