HomeComunicato StampaInsoddisfazione - La lettera dei DSGA alla Ministra CARROZZA

Insoddisfazione – La lettera dei DSGA alla Ministra CARROZZA

I DSGA della scuola scrivono al ministro per esprimere la loro insoddisfazione circa le condizioni lavorative e le varie incombenze che caratterizzano il lavoro delle segreterie scolastiche. I tagli e la mala politica non hanno risparmiato nessuna figura che opera nella scuola, dirigenti compresi. Oltre alla lettera è stata attivata una petizione on line che trovate in calce all’articolo.

Gentilissima dott.ssa Carrozza,
confidando nella sua attenzione ai problemi della scuola, in quanto Ministro della  Pubblica Istruzione,  ritengo doveroso esprimere l’insoddisfazione, generalizzata, per le condizioni lavorative e le incombenze di cui sono caricate le segreterie scolastiche.
A fronte di pesanti tagli agli organici del personale amministrativo, del piano di dimensionamento ancora in corso, gli adempimenti di cui sono gravate gli uffici amministrativi  sono sempre più pesanti e complessi.
Mi riferisco soprattutto, in questo periodo, alle procedure relative agli acquisti e alle aggiudicazioni di servizi, contratti, ecc, che richiedono un iter decisamente esagerato se rapportato alla figura dell’istituzione scolastica, che non è decisamente nata con le caratteristiche di una azienda, ma sempre più ne viene rapportata. A cominciare dalla consip, e andando avanti con cig, richiesta durc, determine, e da ultimo, l’adempimento relativo alla pubblicazione, con creazione di apposito file, che dovremmo produrre a nostre spese (con quali fondi?)di tutti i cig inviati negli anni 2012/2013 all’AVCP.
E sono solo alcuni degli adempimenti, per i quali sono previste sanzioni a carico delle scuole, in caso di inosservanza.
Non le sembra troppo?
Ha mai provato ad affacciarsi, al di là delle belle parole, nel mondo delle segreterie scolastiche?
Sa che ci sono migliaia di DSGA (direttori dei servizi generali ed amministrativi)per i quali chiediamo più sensibilità verso la possibilità di riesaminarne, in sede normativa, il ruolo – e di AA che, se non fosse per il supporto che si danno attraverso un gruppo da loro creato, brancolerebbero nel buio, rispetto ai tanti adempimenti richiesti, e che sono loro a farsi carico delle tante, troppe responsabilità connesse? Ci sarebbero pagine da scrivere, per farle avere una piccola idea di quello che è diventato il nostro lavoro, dell’impegno che ci mettiamo, senza averne alcun riconoscimento, senza riferimenti precisi ai quali fare capo. Dobbiamo da soli cercare le fonti normative, applicarle, procurandoci gli strumenti che spesso non ci vengono forniti da chi dovrebbe. E tutto questo con gli ormai ridicoli finanziamenti che ci vengono assegnati e personale insufficiente Tutto questo in contrasto con la tanto sbandierata semplificazione, che dovrebbe consentirci di snellire il lavoro e invece lo appesantisce perché i sistemi non funzionano o funzionano male e in ogni caso non dialogano tra di loro, obbligandoci spesso a ripetere lavori già fatti altrove con relativo travaso di dati e di informazioni che potrebbero tranquillamente essere in comune: mi riferisco a un possibile interfacciarsi delle banche dati SIDI, RTS e INPDAP, tanto per fare un esempio. Siamo abituati a dare sempre di più, sopperendo così di fatto alle carenze organiche, pur di rispettare scadenze e adempimenti e consapevoli di come sia eticamente sbagliato bloccare una scuola pubblica come se fosse un’azienda (cosa che hanno voluto farci credere da anni). Noi diamo il meglio perchè vogliamo farlo e abbiamo bisogno di una visione comune che indirizzi i nostri sforzi, li motivi e li renda sopportabili. una visione che vada oltre quella “manageriale” e che tenga conto della specificità del settore.   Crediamo,  e speriamo,  che tenga conto di questa lettera, che ha la pretesa di racchiudere ed esprimere il malcontento di una categoriai inascoltata, ma fondamentale per la scuola, e che riesca a leggere, tra le righe,il disagio profondo, che temiamo possa sfociare, nostro malgrado,  in forme più dure di protesta.
Le auguro, anche a nome dei colleghi che condividono i miei stessi affanni e speranze, buon lavoro e un buon anno.

DSGA
SILVIA DE MARTINO

“I dsga della scuola,  per salvare la scuola pubblica dal disastro definitivo,  rivendicano misure legislative e denunciano condizioni lavorative insopportabili e violazione di diritti costituzionalmente garantiti!

In una lettera al ministro il “grido di dolore” di una dsga che viene sottoscritta,  sotto forma di petizione,  da migliaia di dsga.

https://www.petizioni24.com/lettera_dei_dsga_alla_ministra_carrozza

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