HomeStampaLa riforma Fornero ha reso la scuola piĆ¹ vecchia

La riforma Fornero ha reso la scuola piĆ¹ vecchia

Altro che svecchiamento. Con i nuovi requisiti della riforma Fornero, le prossime assunzioni nella scuola saranno fatte con il contagocce e l’etĆ  dei docenti italiani, giĆ  alta, continuerĆ  a crescere: di almeno 5 anni, anche 7 per le donne. Le proiezioni sui pensionamenti 2013, trapelate in questi giorni, danno il segnale dell’inversione del trend: se lo scorso anno sono andati in pensione in 30 mila, quest’anno non si arriverĆ  neanche alla metĆ , tra insegnanti, ausiliari, tecnici e amministrativi.

La situazione ĆØ destinata a peggiorare dal 2015, quando quasi tutti i dipendenti potranno accedere al trattamento previdenziale con i nuovi requisiti: chi poteva andare in pensione di anzianitĆ  con 35 anni di lavoro, dovrĆ  aspettare di aver maturato i 42 anni di contributi, se uomo, o i 41 se donna; a pagare di piĆ¹ saranno le insegnanti interessate alla pensione di vecchiaia: se prima della riforma Fornero bastavano 61 anni di etĆ  e 20 di contributi, l’etĆ  dovrĆ  essere di almeno 66, che cresce lentamente verso i 67. Come gli uomini, a cui prima servivano 65 anni di etĆ . Insomma, una pesante ipoteca sulle prossime assunzioni: salvo un piano straordinario di investimenti, che svincoli il reclutamento dalla copertura dei posti lasciati disponibili dai pensionamenti, si assumerĆ  poco. Il concorso in atto, con le sue 11 mila immissioni in ruolo, consentirĆ  a tutti i docenti verosimilmente di essere in cattedra giĆ  il prossimo settembre, salvo non si decida di assumere sulla metĆ  dei posti disponibili anche dalle graduatorie a esaurimento. Per non parlare del fatto che il dimezzamento dei pensionamenti si rifletterĆ  negativamente anche sui posti disponibili per gli incarichi annuali. Insomma, si ĆØ innescata una reazione a catena che renderĆ  molto difficile il ricambio.

L’etĆ  media dei docenti italiani ĆØ di 50 anni, e nel tempo anche quella dei precari ĆØ salita: 39 anni. Insomma, i docenti arrivano in cattedra tardi e vi dovranno restare a lungo. Nel Regno Unito, soltanto il 32% degli insegnanti ha piĆ¹ di 50 anni. In Francia ĆØ il 30% e in Spagna il 28%.

Ɖ pendente presso al Corte costituzionale un ricorso che potrebbe nell’immediato migliorare la situazione dei pensionamenti attesi per settembre. Si tratta di quanti avevano maturato i requisiti pre Fornero non al 31 dicembre 2011 -limite fissato dalla legge- ma al 31 di agosto 2012: chiedono di tenere conto che nella scuola l’anno di servizio si matura entro agosto e non entro dicembre. Se la Corte dovesse dire di sƬ, verrebbe loro riaperta la porta del pensionamento e ci sarebbero alcune migliaia di nuove cattedre da poter coprire.

Il ministro uscente dell’istruzione, Francesco Profumo, aveva lanciato l’ipotesi di avviare giĆ  quest’anno un nuovo concorso per il 2014, la procedura poi si ĆØ arenata per la fine anticipata del governo. Ma forse ha giocato un ruolo anche la previsione di una riduzione progressiva delle uscite che renderebbe oltremodo dispendioso avviare le procedure concorsuale (alle ultime, i candidati sono stati oltre 300 mila) per assumere su poche migliaia di posti.

Per il prossimo governo resta cosƬ tutto da districare il nodo di una riforma del reclutamento, con una eventuale revisione delle percentuali di immissioni tra graduatorie concorsuali e graduatorie ad esaurimento, che consenta di aprire a forze fresche senza perĆ² tradire le aspettative di quanti, dopo decenni di precariato, aspirano a una stabilizzazione. Gli spazi per agire non sono ampi, le attese del settore invece sƬ.

di Alessandra Ricciardi ItaliaOggi

informazione scuola telegram

Informazione Scuola, le Ultime Notizie della Scuola in un click.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE...

altre news