HomePrecari della ScuolaNotizia bomba: in MIUR vuole tornare ai corsi riservati per i precari?

Notizia bomba: in MIUR vuole tornare ai corsi riservati per i precari?

In arrivo i corsi riservati per abilitare tutti i precari di terza fascia?

 

Non è ancora chiaro se si tratta di propaganda elettorale o se la notizia riportata dal Fatto Quotidiano corrisponda a verità.

 

Il quotidiano parla di un piano del MIUR attraverso il quale il MIUR vorrebbe fare un salto nel passato e riesumare i corsi abilitanti, corsi  in passato erano istituiti dal MIUR e attraverso i quali i precari si abilitavano all’insegnamento e poi venivano immessi in ruolo.

Il nuovo piano sarà così? Sarà una sorta di sanatoria?

 

La cosa strana è che questi spifferi siano venuti fuori prima del voto del 4 dicembre, coincidenze?

A pensar male si fa peccato amava dire Andreotti che poi continuava affermando che a volte ci si azzecca.

 

Secondo quando scrive il Fatto Quotidiano l’idea “è  nata in Parlamento (all’interno del Pd, in cui però pure non c’è unità di vedute a riguardo), ma pian piano ha fatto breccia all’interno del Miur ed è diventata l’ipotesi più accreditata a cui ora stanno lavorando i tecnici. Una serie di concorsi riservati ai precari: a tutti, però, e non solo agli abilitati come si poteva pensare. Con delle differenze. Per gli insegnanti di seconda fascia, il concorso sarebbe più snello (si parla addirittura solo di un colloquio orale, senza prove scritte) e darebbe accesso direttamente al ruolo, attraverso il consueto “anno di prova”. Per gli insegnanti di terza fascia, invece, ci sarebbero dei test e una forte valutazione del servizio svolto: i vincitori in questo caso accederebbero al tirocinio di durata triennale, che nel nuovo sistema costituirà un momento di formazione-lavoro precedente alla stabilizzazione vera e propria. Questi concorsi verrebbero banditi dopo l’assorbimento delle graduatorie dell’ultimo concorsone, quindi non prima del 2018; forse in maniera scaglionata, solo sulle materie e nelle Regioni più affollate e dove ce n’è bisogno”.

 

Sempre secondo il Fatto, in questo caso non saranno attivati nemmeno i TFA del III ciclo.

 

Staremo a vedere se si tratta di boutade pre elettorale o se invece di notizie concrete, da quel che ci sembra di capire la scuola e i precari restano orientati a votare NO al referendum.

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