HomesindacatiNUOVO PRESIDIO DI CUB E SGB ALL'USR LAZIO, IL RESOCONTO

NUOVO PRESIDIO DI CUB E SGB ALL’USR LAZIO, IL RESOCONTO

Ancora una giornata di passione all’USP Roma.

Nel pomeriggio di ieri 19 settembre una nutrita delegazione di SGB, CUB e Lavoratori Autoconvocati si è presentata negli uffici di via Pianciani per chiedere la diffusione dei numeri relativi ai pensionamenti, numeri fondamentali per comprendere la situazioni dei ruoli e delle future supplenze da Gae e da Graduatorie d’Istituto.
Le risposte che è stato possibile ottenere, data l’assenza delle funzionaria che si occupa dei dati relativi alla cessazione dell’ attività lavorativa, sono state parziali: ci dovrebbe essere un elenco nominativo dei pensionamenti, ma senza la relativa suddivisione in classi di concorso (quindi dati incompleti e che non contribuiscono a fare luce sulla questione, se non in parte); per cui, per poter avere un quadro della situazione completo bisognerà aspettare il rientro della dott.ssa Secreti.
La situazione è complicata dal fatto che quest’anno è stata prevista una mobilità straordinaria sull’intero territorio nazionale, compresa l’assegnazione provvisoria che tarda a definirsi, per cui al momento senza questi dati definitivi è difficile sapere quanti e quali posti rimangano da destinare alle supplenze annuali.  Diverse classi di concorso  hanno visto scemare la possibilità dei ruoli nella capitale; per quest’anno non c’è nulla da fare. Siamo alle prese con  gli esuberi e i frazionamenti da tenere in debito conto.
I rappresentanti dei lavoratori sono andati in delegazione a parlare con la dirigente dell’USP, dottoressa Spallino. Si è parlato della stranezza della situazione del potenziamento: ci si chiede come interpretare il fatto che numerosissimi docenti assunti come potenziatori  si ritrovino  ad occupare di fatto le cattedre curricolari, mentre a numerosi  docenti entrati in ruolo prima dell’avvento della 107 è stato affidato l’incarico di potenziatore.  Ricordiamo che la figura del docente potenziatore è stata intesa, nella legge 107, come una figura professionale che contribuisce, con le sue competenze, ad ampliare l’offerta didattica, con progetti, laboratori e ore di lezione supplementari, e che si occupa di sostituzioni brevi per le quali non è più possibile ricorrere a personale supplente esterno. Dai dirigenti l’unica risposta fornita, del resto prevedibile,  è che in teoria non si potrebbe fare questo scambio di ruoli, ma in realtà la tanto decantata autonomia permette di fare questo ed altro ancora. Ad esempio, ciò che avviene nelle scuole, e che CUB e SGB stanno denunciando, è il cosiddetto “spacchettamento” delle ore di potenziamento ai docenti curricolari. Si tratta, in pratica, di destinare parte del monte orario del potenziamento ad una cattedra curricolare, allo scopo di aggirare l’esigenza di sostituzione (proibita dalla legge 107) del docente potenziatore in caso di un’eventuale assenza prolungata.  Questo significa, in termini pratici, riduzione delle possibilità di lavoro per i supplenti storici, quelli che lavoravano con le sostituzioni per malattia. La forte richiesta dei lavoratori precari è che, a livello dirigenziale, venga assunta la forte responsabilità di dare delle direttive univoche ai dirigenti scolastici affinchè si eviti con ogni mezzo lo spezzettamento del potenziamento, e che i colleghi di ruolo si rifiutino di accettare di prendere quelle ore di potenziamento, anche se sono poche, per dare ancora  modo ai colleghi supplenti di lavorare.
E come si può coniugare l’assunzione massiccia e senza regole apparenti col fatto che tantissime scuole, da nord a sud hanno iniziato l’anno scolastico ad orario ridotto a causa della mancanza di docenti in aula?
Questione sostegno: i docenti presenti alla manifestazione hanno chiesto lumi riguardo alla situazione disastrosa che vede la scuola iniziare senza il numero minimo di docenti per garantire il diritto allo studio di tutti gli studenti disabili. Le risposte da parte dei funzionari dell’USP Roma hanno potuto solo confermare una realtà sotto gli occhi di tutti, vale a dire un Ministero i cui uffici periferici sono in forte affanno e ritardo rispetto alle tempistiche consuete, se pensiamo che le assegnazioni provvisorie, normalmente già affidate il primo di settembre, a  tutt’oggi 20 settembre sono ancora di là da venire. Senza le assegnazioni, che riguardano i docenti di ruolo che chiedono una sede annuale più vicina a casa, non si può sapere quanti posti resteranno da dare alle supplenze annuali da Gae e da Gi. Incertezza e attesa per i docenti che si traducono in violazione del diritto imprescindibile allo studio di tutti gli alunni in generale, ma in special modo di quelli con disabilità, diritto tutelato dalla Costituzione italiana!

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