I funzionari e i dirigenti del MI ex MIUR ora spacchettato in istruzione e in università e ricerca, sono di grande arroganza e sono capaci di imporsi ai Ministri pro tempore che generalmente poco conoscono dei meccanismi di funzionamento amministrativo di quella grande balena che è la scuola legale.
A volte i Ministri provengono addirittura dalle loro fila come è accaduto con l’ex Ministro Leghista Bussetti.
Il quale, ricorderete, disconoscendo i problemi delle scuole del Sud, consigliava il rimbocco delle maniche della camicia.
Di formazione avvocatesca quasi notarile oppure economisti bocconiani, parlano da anni lo stesso linguaggio, quello degli alti burocrati di Stato, dei Boiardi con citazioni di leggi, decreti ordinanze e note.
Sono loro che scrivono leggi decreti, ordinanze e note nel peggior linguaggio burocratico, sempre lo stesso da sempre.
Sono lì da sempre da quando di è costituita la burocrazia dei Ministeri.
Da qualche anno il loro imperativo su input dei governi di turno e d’intesa con i loro colleghi dell’economia, è tagliare ovvero spendere il meno possibile e produrre il maggior numero di parole, per questo a loro servizio hanno un’ armata Brancaleone di cosiddetti esperti provenienti dal mondo della scuola ( docenti, dirigenti, ispettori comandati) ,dalle cattedre di Pedagogia o da associazioni scuola vicino a confindustria che producono quella buropedagogia di stato trasmessa attraverso i DS e che oggi impera e infetta le scuole. Un recente esempio lo abbiamo avuto sulle procedure relative alle valutazioni nelle scuole primarie.
Hanno agganci con la politica ma contano più di un Parlamentare.
Astuti e ambigui, camaleontici e arroganti.
Se paragonate una circolare a firma Bottai degli anni Quaranta o una nota a firma Azzolina ( scritta da Bruschi) o a firma Bianchi, nel linguaggio ovviamente, non noterete molte differenze.
Un potere immutabile nel tempo come il loro linguaggio che spesso è inimmaginabile e inimitabile e su cui potrebbe essere scoperto un vaso di Pandora come recentemente si sta facendo con un’indagine della Magistratura, anche perché nelle stanze di Viale Trastevere, sotto gli occhi severi dei ministri che furono, circolano molti interessi, dalla formazione al reclutamento del personale.
Libero Tassella SBC
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