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SBC: L’8 settembre parte la contrattazione per il rinnovo del CCNL. Solo risorse aggiuntive per non avere un contratto economicamente inconsistente

Come avevamo preannunciato giorni fa, il prossimo 8 settembre inizia al Ministero dell’Istruzione il confronto con le OO.SS. rappresentative della Scuola per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro ( CCNL) scaduto il 31 dicembre del 2018 che poi proseguirà in sede ARAN presumibilmente nei prossimi due mesi ( ottobre e novembre).

Dal punto di vista economico si preannuncia un contratto miserrimo come quello siglato nel 2018, quello che preoccupa maggiormente sono le possibili incursioni del Ministero nella parte normativa del CCNL e la gerarchizzazione della funzione che potrebbe assorbire quota parte dei fondi contrattuali disponibili.

Ormai assistiamo da anni, con il blocco dello scatto salariale del 2013 prima e con gli incrementi retributivi minimi erogati peraltro con un ritardo di tre anni dalla scadenza del contratto precedente a una stagnazione retributiva del personale della scuola e in particolare degli insegnanti, a una perdita del potere d’acquisto dei loro salari, oggi sono i peggio pagati in Europa.

A questo fenomeno di stagnazione retributiva si contrappone però un incremento della prestazione lavorativa spesso di tipo burocratico introdotto dal Ministero attraverso norme, decreti e ordinanze ministeriali.

Nel marzo 2020 è stata anche richiesta a costo zero una forzosa riconversione della prestazione di insegnamento da insegnamento in presenza a insegnamento a distanza a causa della pandemia Covid , normando l’obbligo di tale prestazione con un contratto integrativo firmato con l’Azzolina e Bruschi, che scrisse quel contratto, da Flc Cgil Cisl e Anief e non dagli altri sindacati rappresentativi.

Ora dovremo vedere se il telelavoro entrerà in modo strutturale o meno nel contratto nazionale della Scuola o sarà un fatto episodico relegato all’emergenza Covid e a quel contestato CCNI.

I sindacati rappresentativi che parteciperanno alla trattativa sono Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Rua, Snals Confsal, FGU ai quali in questa tornata contrattuale si aggiungerà l’Anief che ha acquisito la maggiore rappresentatività con le elezioni delle RSU del 2018.

Ricordiamo che il contratto precedente è stato sottoscritto subito da Flc Cgil ( dopo consultazione tra i lavoratori), Cisl, Uil, e poi dopo le elezioni RSU anche dalla FGU Gilda e in ultimo a settembre 2018 anche dallo SNALS.

Ricordiamo che il contratto si firma o non si firma, non esistono firme tecniche di cui parlano i sindacati che firmano ex post a riflettori spenti e che i sindacati non firmano solo per i loro iscritti ma erga omnes.

Il sindacato non firmatario è penalizzato in quanto :

1) Non partecipa alle contrattazioni integrative nazionali successive;

2) Non partecipa alle Contrattazioni Regionali;

3) Non partecipa con suoi rappresentanti ( terminali associativi) alle contrattazioni di istituto.

Seguiremo attentamente la vertenza contrattuale che si annuncia complessa con aggiornamenti costanti, riportando i resoconti sindacali e dando voce ai protagonisti e riproporremo anche le nostre proposte di contratto di risarcimento.

Libero Tassella SBC

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