Gli insegnanti si lamentano e accusano gli altri delle loro disgrazie.
Manifesta anche per me….
Quante volte ho sentito questa frase nel corso della mia carriera allorché bisognava fare una manifestazione in coincidenza di uno sciopero o per manifestare contro un provvedimento di legge.
Come sapete venerdì a Roma alle ore 14 ci sarà una manifestazione di docenti vincolati davanti al Ministero con la partecipazione di tutti i sindacati, che si sono detti più disponibili dei vincolati stessi a manifestare i vincolati, cioè coloro che per tre anni non possono fare domanda di mobilità oggi sono circa 81.000.
Ma oltre alle varie e solite scuse che ci stiamo sentendo in questi giorni ripetere dai vincolati, che si smarcano dalla partecipazione alla Manifestazione e che forse pensano ancora di poter risolvere i loro problemi lamentandosi sui scocial, c’è stata anche questa espressione: “Manifesta anche per me” che io ho sentito ripetere troppe volte.
Come se il manifestare si potesse delegare a qualcuno.
Per non parlare di chi ti dice che le manifestazioni non servono , ben altro bisognerebbe fare, questi sono i cosiddetti benaltristi.
Se poi chiedi cosa bisognerebbe fare, allora ti dicono uno sciopero ad oltranza della durata di un mese, e a volte si spingono anche oltre, ti dicono che bisognerebbe fare una Rivoluzione.
Ma all’atto pratico poi non sono disposti a far nulla per se stessi, salvo poi accusare gli altri, i sindacati di non aver fatto nulla.
Noi risponderemo dopo il 15, prima di dire cosa ha fatto Tizio o Caio per te, tu cosa hai fatto per te stesso.
Dopo il 15 ad esempio, noi non tolleremo lamenti dei vincolati su SBC.
Inoltre tra le tante sciocchezze sentite forse non sanno che lo sciopero di un mese è a stipendio 0 e che la Rivoluzione non si è mai fatta in Italia durante tutta la sua Storia millenaria.
Siamo senza parole, la loro ribellione a una situazione ingiusta si risolve in un lungo scomposto lamento sui social.
Vergogna e stanchezza subentra nel cercare di portare avanti vertenze di una categoria di docenti che pensano che i loro problemi li debbano risolvere sempre gli altri, semmai i sindacati, poi quando un sindacato mette a disposizione un pullman per andare a manifestare a Roma, scompaiono e si trincerano nel silenzio.
Libero Tassella SBC
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