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Se la scuola ha debiti, dirigenti responsabili

Restano stretti i tempi per la ricognizione dei debiti detenuti dalle scuole verso imprese e ministero. Con una nota del 18 aprile scorso (n. 2536),il Miur aveva fissato la scadenza ad oggi. Dopo le proteste dei dirigenti scolastici, su cui gravano anche le responsabilità per i ritardi, si è concessa, nell’ambito di una serie di precisazioni, una proroga fino a domani (la nota n. 2589 è sul sito www.italiaoggi.it). I debiti da segnalare sulla piattaforma Sidi sono tutti quelli maturati entro il 31 dicembre 2012 per somministrazioni, forniture, appalti, a partire da quelli per le pulizie, e prestazioni professionali, debiti iscritti fuori bilancio oppure a bilancio ma non pagabili con la cassa oppure con la riscossione dei residui attivi di competenza di comuni, province, regioni, Unione europea, privati. A validare i dati immessi deve essere il dirigente, che ne risponde. Sarà poi il ministero, entro il 30 aprile, a girare l’elenco dei debiti all’Economia per i pagamenti. Entro il 29 aprile i dirigenti competenti, inclusi i dirigenti scolastici, provvedono a registrarsi sulla piattaforma del Mef per la gestione telematica della certificazione dei crediti vantati nei confronti del ministero: la mancata registrazione è sanzionata con 100 euro per ogni giorno di ritardo.
Non vanno segnalati, precisa il Miur, i debiti verso il personale, verso l’erario o l’Inps, ma anche quelli maturati dopo il 2012. Per quanto riguarda le fatture non pagate per gli accertamenti medico legali, si ricorda che dal 7 luglio 2012 non sono più a carico delle scuole, per cui vanno radiate. Nel caso in cui invece non vi siano debiti, la scuola deve comunque partecipare alla rilevazione e deve inserire «una fattura fi ttizia».

ItaliaOggi

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