Il 18 dicembre segna la Giornata Internazionale del Migrante, una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 2000 per sostenere i diritti delle persone migranti. In questa giornata, il Coordinamento Nazionale Docenti dei Diritti Umani mette in evidenza l’importanza del diritto all’istruzione, un diritto fondamentale riconosciuto dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia del 1989 e dalla Convenzione di Ginevra sui Rifugiati del 1951.
L’istruzione è un elemento chiave per l’integrazione e l’emancipazione, poiché promuove l’inclusione sociale e apre porte a nuove opportunità. Tuttavia, in Italia, nonostante esista un quadro normativo che garantisce questo diritto a tutti i minori, ci sono ancora ostacoli burocratici e una mancanza di risorse che rendono difficile l’accesso all’istruzione.
Nell’anno scolastico 2023-2024, gli studenti con cittadinanza non italiana costituiscono l’11,6% della popolazione scolastica. Tuttavia, le disuguaglianze nell’apprendimento sono ancora evidenti: il 75% degli studenti nati all’estero non raggiunge livelli adeguati di competenze alfabetiche.
Per affrontare queste sfide, il Coordinamento ha lanciato la campagna “Scuola Senza Confini”, mirata a mettere in luce le buone pratiche di inclusione. L’obiettivo è trasformare storie come quelle di Amir e Amina in percorsi educativi di successo, creando una scuola veramente inclusiva e aperta a tutti.
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