HomeScuola36 mesi di servizio continuativo e poi non lavori piĆ¹

36 mesi di servizio continuativo e poi non lavori piĆ¹

E’ sconcertante leggere la precisazione dell’On. Malpezzi (PD) e l’eco di soddisfazione di alcuni giornali e siti internet per lo scampato pericolo. Scampato pericolo un corno!

Il provvedimento contenuto nella legge 107/2015 ĆØ chiaro:” 131. A decorrere dal 1Āŗ settembre 2016, i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con il personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, per la copertura di posti vacanti e disponibili, non possono superare la durata complessiva di trentasei mesi, anche non continuativi. ”

E anche se riguarda solo i posti vacanti come ha precisato l’on. Malpezzi ĆØ grave lo stesso. Questi precari non potranno accettare l’incarico annuale, o meglio l’incarico non gli sarĆ  mai dato. Saranno scavalcati dai colleghi che sono dietro in graduatoria perchĆØ lavoreranno e matureranno punteggio. Loro no!

Ma l’on. Malpezzi sostiene alla Camera che chi lancia l’allarme ĆØ disonesto: “Ieri qualcuno ha affermato che chi ha fatto tre anni di supplenze non potrĆ  piĆ¹ lavorare per una norma contenuta nella n.107, che ĆØ sostanzialmente la ripresa di una norma europea. Questo non solo ĆØ falso, ma ĆØ profondamente disonesto ed ĆØ disonesto ai danni dei cittadini, perchĆ© il divieto di stipulare contratti a tempo determinato decorre a partire dal 2016 e solo ed esclusivamente per quanto riguarda i posti vacanti e disponibili. Io capisco che i tecnicismi siano difficili per chi non mastica la materia, ma chi se ne sta occupando forse dovrebbe capire che non si possono spaventare le persone”.

Le persone sono disperate, non spaventate cara On. Malpezzi, forse la cosa che Lei non ha ancora.

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