Le pensioni di reversibilità subiranno un incremento significativo nel 2026 grazie all’adeguamento ISTAT del 1,7%. Questo aggiornamento, che riflette l’aumento del costo della vita, porterà benefici concreti alle famiglie che dipendono da queste prestazioni.
| Tipologia di Pensione | Importo Precedente (€) | Aumento (€) | Percentuale di Aumento | Nuovo Importo Totale (€) | Coniuge (€) | Coniuge Precedente (€) | Figlio (€) | Figlio Precedente (€) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Pensione media | 1.500,00 | +25,50 | +1,7% | 1.525,50 | 915,30 | 900,00 | 305,10 | 300,00 |
| Pensione alta | 2.500,00 | +42,50 | +1,7% | 2.542,50 | — | — | — | — |
L’aumento si applica direttamente all’importo base della pensione, influenzando le quote spettanti ai beneficiari. Per esempio, una pensione di €1.500 vedrà un incremento di €25,50, portando il totale a €1.525,50. Di conseguenza, il coniuge riceverà €915,30 rispetto ai precedenti €900, mentre il figlio percepirà €305,10 rispetto ai precedenti €300. Per pensioni più alte, come €2.500, l’aumento sarà di €42,50, con un nuovo totale di €2.542,50. Anche in questo caso, le quote spettanti al coniuge e al figlio subiranno incrementi proporzionali.
Questi adeguamenti rappresentano un passo importante nell’impegno dell’Italia per garantire che le pensioni siano in linea con le necessità economiche dei cittadini. Sebbene gli aumenti possano sembrare modesti, il loro impatto è significativo per molte famiglie che si affidano a queste entrate per mantenere una qualità di vita dignitosa.
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