L’ISTAT registra l’ennesimo calo della produzione industriale – Nel mese di marzo la produzione industriale italiana ha fatto registrare un’ulteriore contrazione (-0.5% rispetto a febbraio), confermando il trend negativo degli ultimi 14 mesi. È quanto emerge dai dati diffusi oggi dall’Istat.
Il calo ha interessato principalmente il settore dei beni strumentali (-3.8%), con una contrazione accentuata anche per i beni di consumo (-0.6%), mentre l’unico comparto in crescita risulta quello energetico (+1.7%). Su base annua il calo generale è del 3.5%, esteso a tutti i principali settori ad eccezione dell’energia.
La produzione in calo a marzo prosegue dunque il trend negativo già registrato nei primi due mesi dell’anno, con una flessione dell’1.3% nel primo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti.
Cosa dicono gli esperti e quali sono le previsioni per i prossimi mesi
Secondo gli analisti, i fattori chiave alla base del rallentamento produttivo restano il caro-energia e le problematiche sulle filiere di approvvigionamento globali, accentuate dal conflitto in Ucrania.
In questo contesto, le associazioni di categoria prevedono un ulteriore peggioramento nei prossimi mesi, con una flessione del PIL manifatturiero dello 0.5% nel 2022 rispetto all’anno precedente.
Il Governo sta valutando nuovi interventi di sostegno alle imprese per mitigare gli effetti dei rincari, ma sarà fondamentale monitorare l’evoluzione dello scenario internazionale, in particolare per quanto riguarda i prezzi delle materie prime e i movimenti geopolitici. Una normalizzazione della situazione geopolitica ed energetica potrebbe favorire un miglioramento delle condizioni produttive già nella seconda metà dell’anno.
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