La scuola autonoma italiana si regge su una struttura organizzativa composta da figure professionali che, pur svolgendo mansioni di grande responsabilità, spesso non ricevono un adeguato riconoscimento contrattuale ed economico. Questo è il quadro che emerge dal report annuale di Ancodis, basato su un questionario rivolto ai collaboratori dei dirigenti scolastici e alle figure di sistema.
Il sondaggio, articolato in sei sezioni, ha coinvolto decine di migliaia di docenti che ogni anno accettano incarichi aggiuntivi per garantire il funzionamento delle scuole. Tra i dati più significativi, si evidenzia che il 76,5% dei partecipanti è composto da docenti, con una prevalenza di insegnanti della scuola primaria (42,2%) e una significativa esperienza professionale: il 44% ha oltre 25 anni di servizio.
Le figure di sistema ricoprono ruoli chiave per l’organizzazione scolastica. Tra gli incarichi più comuni troviamo il primo collaboratore (50,4%), le funzioni strumentali (25,7%) e i responsabili di plesso distaccati (19,4%). Tuttavia, nonostante l’importanza delle loro mansioni, il riconoscimento economico rimane insoddisfacente: il 92,6% dei partecipanti ritiene il compenso incongruo rispetto ai carichi di lavoro.
Il report mette inoltre in luce la crescente complessità delle istituzioni scolastiche. Il 70,7% dei docenti ha dichiarato un incremento del proprio carico di lavoro rispetto agli anni precedenti, a fronte di una retribuzione che per il 30,6% non supera i 2.000 euro annui lordi.
Ancodis propone soluzioni concrete per valorizzare queste figure professionali: un aumento del 25% dell’importo orario nel prossimo contratto collettivo nazionale e l’introduzione di un’imposta sostitutiva del 15% sui compensi. Queste proposte hanno ricevuto un ampio consenso, con il 92,9% dei partecipanti favorevoli.
Il report non si limita a evidenziare criticità, ma guarda al futuro con una proposta strutturata per l’istituzione dell’area delle figure di sistema. Tra le idee avanzate vi è la creazione di cinque unità operative con percorsi formativi specifici e certificazioni professionali riconosciute. Il 90,3% dei partecipanti si è dichiarato favorevole a questa articolazione.
La scuola autonoma italiana si regge su un delicato equilibrio garantito dal lavoro silenzioso e spesso invisibile delle figure di sistema. Il loro contributo è essenziale per la qualità dell’offerta formativa e per il funzionamento dell’organizzazione scolastica. È tempo che questo impegno venga riconosciuto e valorizzato, sia dal punto di vista economico che contrattuale.
Con il report di Ancodis, emerge una chiara richiesta di giustizia professionale: garantire che il lavoro svolto da queste figure sia finalmente riconosciuto in termini di competenza, responsabilità e dignità economica.
Comunicato stampa del 21-7-2025 REPORT QUESTIONARIO
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