Per i docenti neoassunti, l’anno di prova rappresenta un passaggio fondamentale per la conferma in ruolo. Ma cosa succede se il docente ha ottenuto un’assegnazione provvisoria? La normativa consente di svolgere l’anno di prova nella scuola assegnata, purché siano rispettate le condizioni previste dal CCNI e dalle note ministeriali.
Un caso emblematico è quello di una docente vincitrice del concorso PNRR1 sulla classe A050, con contratto a tempo determinato finalizzato al ruolo. Dopo aver ottenuto l’abilitazione e presentato domanda di assegnazione provvisoria interprovinciale, la docente potrà svolgere l’anno di prova nella nuova sede. La comunicazione del titolo abilitante entro i termini stabiliti è cruciale per garantire la validità dell’assegnazione.
L’anno di prova, regolato dal DM 226/22, prevede attività formative, bilanci di competenze e un colloquio finale con test. Il superamento è subordinato a 180 giorni di servizio, di cui almeno 120 dedicati alle attività didattiche. In caso di valutazione negativa, il percorso può essere ripetuto una sola volta.
La normativa offre flessibilità per casi particolari, ma è essenziale rispettare le tempistiche e le procedure indicate.
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