Il “Bonus eccellenza” rappresenta uno strumento innovativo di valorizzazione del personale pubblico, volto a premiare i dipendenti che si distinguono per risultati e performance di alto livello. Introdotto dal decreto legislativo n. 150 del 2009 e successivamente rafforzato, questo incentivo mira a promuovere la meritocrazia all’interno della Pubblica Amministrazione, superando i tradizionali meccanismi di avanzamento automatico.
Il funzionamento del bonus segue criteri rigorosi. Solo il 30% dei dipendenti con le migliori valutazioni può accedere alla graduatoria apicale, mentre il riconoscimento di eccellenza è riservato a una ristretta quota pari al 20% di tale gruppo. Complessivamente, non più del 6% del personale di ogni ufficio può beneficiare del premio, il cui importo varia in base alle risorse disponibili e alle modalità di contrattazione integrativa.
La distribuzione del bonus è regolata dai Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro (CCNL) e dalle contrattazioni locali, che ne definiscono i dettagli applicativi. Accanto a questo incentivo, la PA offre ulteriori strumenti di valorizzazione economica, come premi di produttività e indennità di risultato, contribuendo a creare un sistema strutturato di riconoscimenti basati sul merito e sulla qualità del lavoro.
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