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ATA concorso 2019 e assunzione di 12 mila nuove unità

Concorso ATA 2019 – Buone notizie per il personale ATA precario. E’ stato approvato l’emendamento alla legge di Bilancio che manda in soffitta gli appalti per le pulizie nelle scuole pubbliche.

Una pratica tanto diffusa quanto a volte dispendiosa. Si ritorna dunque all’antico e per farlo il governo ha predisposto l’allargamento della pianta organici destinata appunto ai collaboratori scolastici.

Il numero delle assunzioni è consistente si tratta di circa 12 mila nuovi “bidelli” che avranno principalmente il compito di tenere in ordine le scuole e svolgere al contempo quelle mansioni di collaborazione con il personale docente.

Concorso riservato 2019

Il concorso per il personale ATA, chiariamolo subito, è un concorso riservato al quale si acecde solo tramite titoli che si maturano con il servizio prestato. Si tratta del noto concorso 24 mesi che permetterà quindi al personale ata precario di accedere alle graduatorie ad asaurimento provinciali dalle quali poi si verrà immessi in ruolo.

E’ quindi sbagliato parlare di concorso per il personale ATA?

In parte si perchè non si tratta del classico concorso dove il candidato è chiamato a superare prove scritte e poi il colloquio orale. In questo caso l’operatore scolastico grazie appunto ai titoli maturati accede alle graduatorie di prima fascia provinciali, da quelle poi al ruolo.

Ottenuta l’immissione in ruolo il collaboratore scolastico, vale lo stesso per gli altri profili ATA, dovrà sostenere e superare il periodo di prova, solo dopo averlo superato viene immesso in ruolo a tempo indeterminato.

Niente più ditte per le pulizie a scuola, ma più collaboratori scolastici

I 12 mila collaboratori scolastici in più dunque saranno reclutati dalle graduatorie di terza fascia di istituto, a nostro parere non dovranno fare alcun concorso, salvo modifiche all’attuale legge di reclutamento del personale ATA.

Le ditte per le pulizie attualmente in servizio in molte scuole italiane, più al Centro e al Sud che al Nord, saranno messe al bando se l’emendamento presentato dal parlamentare Pentastellato Luigi Gallo e accolto dal governo sarà approvato dal Parlamento.

E’ chiaro che gli interessi in gioco sono enormi e dovrà passare sia dalla Camera che dal Senato, solo dopo la sua approvazione entrerà definitivamente in vigore.

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