HomeComunicato StampaATA e Docenti, solo la mobilitazione potrà salvarli, ecco perchè

ATA e Docenti, solo la mobilitazione potrà salvarli, ecco perchè

30 ottobre 200 sciopero contro i Tagli Gelmini-Tremonti 65% di adesioni

5 maggio 2015 sciopero contro la “Buona scuola” di Renzi”, 64,9 di adesioni

30 maggio 2022, sciopero contro DL 36 Reclutamento e formazione obbligatoria e incentivata e rinnovo contrattuale scaduto da 41 mesi 17, 55 % di adesioni

Mettendo a confronto questi tre dati, possiamo dedurre come i docenti fossero contro i tagli della Ministra Gelmini e del Ministro Tremonti e il modello di scuola dell’ autonomia neo aziendalista e verticistica di Matteo Renzi, ma sostanzialmente favorevoli o indifferenti al nuovo reclutamento ad ostacoli nella scuola secondaria e alla formazione obbligatoria e incentivata previsti nel DL 36, ora in discussione al Senato.

Inoltre si capisce come gli insegnanti abbiano oramai scelto nel 2022, quale loro cifra identitaria, la passività e il disimpegno.

La colpa non è dello sciopero in sé o dei sindacati che lo indicono, la colpa purtroppo è degli insegnanti che non aderiscono , che si autoassolvono e , se protestano in modo significativo (scioperi a due cifre) , lo fanno ormai ogni 10 anni , la colpa non è di uno sciopero una tantum che non cambia il progetto di riforma di un governo di centro destra o centrosinistra ( Berlusconi nel 2008, Renzi nel 2015 palesemente ostili ai sindacati e agli scioperi ) ma di chi crede che uno sciopero isolato fatto con intervalli pluriennali possa ex se cambiare lo stato delle cose politicamente determinate dai governi e dalle maggioranze che li determinano.

In ogni caso i tagli della Gelmini, pur criticati da parte del centrosinistra, furono mantenuti, allorché ci fu il cambio di maggioranza nei governi successivi, saltando quello commissariale di Mario Monti, penso a quello Renzi e poi Gentiloni; per la Buona Scuola e i decreti attuativi, invece, alcune modifiche sono state fatte, proprio in virtù di quelle proteste della primavera del 2015 culminate nello sciopero del 5 maggio, modifiche realizzate per via sindacale durante il Conte 1 con il ministro Leghista Bussetti ( ambiti territoriali, chiamata diretta), anche perché i 5 stelle riuscirono a ottenere il consenso elettorale degli insegnanti proprio contro la 107, un consenso via via disperso in questa legislatura per le politiche sulla scuola del Conte 1 e soprattutto del Conte 2 con le dimissioni di Fioramonti prima e l’avvento della pessima e incompetente Azzolina dopo.

Per me chi sminuisce gli scioperi sbaglia e chi non sciopera fa un danno a tutti gli altri perché il cambiamento può venire solo da una lotta prolungata con scioperi, astensioni, manifestazioni contro la statuizione data che non deve essere mai vista come immutabile in sé.

La mobilitazione deve essere continua ma gli insegnanti ne sono capaci?

Visti i risultati di lunedì 30 maggio, che a differenza dei sindacati e di altri commentatori io valuto negativamente ( 17,55%,), ne dubito fortemente.

Oltre al risultato in sé di questo sciopero di fine anno scolastico, a me preoccupa come si è arrivati allo sciopero, molto in sordina, il boicottaggio militante, gli alibi dei non scioperanti, il qualunquismo diffuso, le esternazioni di disimpegno, le divisioni tra docenti e l’ostracismo per chi dichiarava scioperare, il fallimento delle RSU di scuola come soggetto sindacale di mobilitazione della categoria sul luogo di lavoro.

Molte cose devono essere riviste, molto deve essere ripensato, ma molto dipende da un nuovo comportamento dei docenti nei confronti della protesta , se continuano a boicottarla, io non vedo per loro un futuro, se invece inizieranno a considerarla uno strumento di cambiamento, allora bisogna organizzarsi.

Non bastano più gli interventi sui social , le lettere sui giornali, i manifesti e gli appelli firmati dagli intellettuali, o gli articoli sui giornali di nicchia come il Fatto Quotidiano che nessuno legge, più che riflettere su una realtà nota, bisogna lavorare per cambiarla.

Libero Tassella SBC

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