Saranno 12 mila i posti in meno per il personale ATA. A rimetterci di più, in percentuale, saranno i collaboratori scolastici. Il taglio riguarderà tutte le regioni, ma quelle maggiormente colpite saranno 4 il Veneto con il 40% dei pensionamenti in meno, la Sardegna, con il 39% di pensionamenti in meno, la Sicilia con il 37% dei pensionamenti in meno e la Lombardia che si ferma al 35% in meno.
Tagli all’organico ATA
Seguiranno tutte le altre. L’organico di diritto e di fatto ATA dunque non vedrà la riconferma di tutti gli ATA che hanno usufruito del contratti covid che resteranno a spasso e nel migliore dei casi lavoreranno con le supplenze brevi. Una batosta che evidenzia ancora una volta il cambio di indirizzo del governo Draghi che ha un occhio meno attento al sociale, cosa ben diversa con il precedente governo Conte che invece aveva allargato al massimo gli organici, compreso appunto quello degli ATA.
Altra causa potrebbe essere la cancellazione di quota 100 che terrà a scuola molti ATA che si vedranno allontanare dalla soglia della pensione.
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