Non c’è alcun ripensamento da parte del governo, dal prossimo anno scolastico mancheranno all’appello 12mila posti ATA. Il non rifinanziamento dei pensionamenti o se preferite i tagli alle risorse che li avrebbero finanziati lasceranno a casa 12mila precari ATA. La maggior parte di loro saranno collaboratori scolastici, ma non solo, tagli anche fra gli assistenti amministrativi e tecnici.
A questo va sommato il mancato finanziamento dell’organico covid e il risultato è che l’ondata della pandemia che sta mettendo in ginocchio la stessa Cina e attesa in Europa ad ottobre potrebbe dare il colpo definitivo alla qualità della scuola.
ATA – Governo poco attento alla scuola?
E’ la domanda che si stanno facendo un po’ tutti, in particolare quello più distratto sembra proprio il capo del dicastero che in un momento di emergenza sta valutando di riformare il reclutamento del personale della scuola, a nostro parere invece dovrebbe chiedere maggiori risorse per allargare gli organici, ma si sa quando si mette mano sul reclutamento è per rallentarne appunto il processo.
Intanto il rischio di riaprire le scuole con meno personale ATA è più che reale, speriamo che prima di settembre il governo decida un cambio di rotta!
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