Attacchi inutili alla neoministra Lucia Azzolina: si pensi all’operato e non al gossip!

Il programma del ministro Azzolina

A pochi giorni dal giuramento e senza degli elementi concreti per poterne giudicare l’operato, si leggono i primi attacchi alla neoministra Lucia Azzolina. Le invettive, a quanto pare, sono sempre puntuali e molto più pesanti quando una carica prestigiosa viene ricoperta da una donna. Si tende a un giudizio aprioristico, un pregiudizio, appunto, se si è dinnanzi a quote rosa: è bella, è brutta, è giovane, è vecchia, si veste bene, non ha gusto. Ci sono commenti sul suo rossetto rosso o la scelta dei tailleur?

Per il momento, sotto scacco è la sua formazione culturale, ma, di quest’ultima, se ne evidenziano dei trascorsi che si risolvono in gossip e che non servono né giovano alla categoria docenti.

Oggi il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è scisso (forse erroneamente e il tempo dirà se sia stata una scelta oculata) e il “settore scuola” è stato affidato a una persona con due lauree, percorso SSIS e vincitrice di concorso DS.

Si punta il dito sui suoi voti bassi in informatica e inglese al concorso da dirigente o sulla tesi/tesina copiata dai manuali.

Nel primo caso, non si può eccellere in tutto, ma si vince un concorso sugli esiti totali, sui punteggi dell’intera procedura concorsuale.

Nel secondo caso, riprodurre abusivamente come propria un’opera altrui significa non rispettare una determinata percentuale di riferimenti bibliografici nella stesura, non scrivere le fonti e non usare il segno tipografico delle virgolette per delimitare citazioni e periodi.

Quindi, se l’elaborato è un plagio, perché non si è annullato a tempo debito?

Ai docenti interesserà il suo operato da ministro, non le chiacchiere da bar!

Solo un mese fa, quando era sottosegretario, si è apprezzata la sua proposta di docenti “formati all’università, con laurea ad hoc, sul modello di quanto già avviene per gli insegnanti di infanzia e primaria”.

Si spera, però, che questo esempio di formazione e preparazione del personale educativo e didattico trovi lo stesso criterio di valutazione per quanto riguarda il reclutamento e la stabilizzazione, perché, finora, per i laureati in Scienze della Formazione Primaria Nuovo Ordinamento, selezionati in ingresso e con percorso accademico quinquennale, ci sarà solo ed esclusivamente un concorso ordinario ultraselettivo e per una manciata di posti.

Il Coordinamento Nazionale Scienze della Formazione Primaria Nuovo Ordinamento, in attesa di un dialogo costruttivo, in cui poter discutere di proposte eque e meritocratiche, volte a migliorare la qualità didattica, la dignità professionale e la valorizzazione della cultura, augura alla Ministra un buon lavoro. Scuse non ce ne sono più, la scuola è nelle sue mani.

Coordinamento Nazionale SFP