La nuova manovra economica 2026 porta con sé una serie di aumenti fiscali che influenzeranno in modo significativo cittadini e imprese. Tra le misure principali, c’è il raddoppio della Tobin Tax, che passa dallo 0,1% allo 0,2% sui mercati regolamentati e dallo 0,2% allo 0,4% su quelli non regolamentati.
Questa tassa sulle transazioni finanziarie potrebbe dissuadere i piccoli risparmiatori e ridurre gli investimenti, con possibili effetti negativi sulla crescita economica. Inoltre, aumentano le imposte su banche e assicurazioni. L’obiettivo è raccogliere oltre 12 miliardi di euro entro il 2028.
Tuttavia, questo potrebbe portare a tassi di interesse meno vantaggiosi e a una diminuzione del credito disponibile per famiglie e imprese.
Aumenti anche, in stile vecchia DC, delle sigarette, quindi tempi ancora più duri per chi fuma!
Gli automobilisti non saranno risparmiati: le tasse sulle polizze RC Auto salgono dal 2,5% al 12,5%, mentre le accise sui carburanti aumenteranno il costo del gasolio. Questi aumenti colpiranno particolarmente pendolari e famiglie con più veicoli. Nonostante alcune misure compensative, come la riduzione dell’IRPEF per i redditi medi, l’aumento complessivo del carico fiscale rischia di ridurre il potere d’acquisto delle famiglie, creando un clima di incertezza economica.
Ci chiediamo: ma questo non era il governo che avrebbe tagliato le tassee ridotto il peso fiscale?
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