A partire da novembre 2025, numerosi lavoratori italiani vedranno un incremento in busta paga grazie ai rinnovi contrattuali siglati negli ultimi mesi. Settori chiave come commercio, ferrovie e, potenzialmente, scuola e università saranno interessati da questi aumenti, mirati ad adeguare gli stipendi al crescente costo della vita.
Nel settore del Commercio, Servizi e Terziario, il CCNL Confcommercio e Confesercenti prevede un aumento tabellare che varia dai 60,77 euro lordi per i quadri ai 24,31 euro per il livello VII. Questi incrementi fanno parte di un percorso graduale che si concluderà nel 2027.
Per il personale del Gruppo Ferrovie dello Stato, il contratto nazionale stabilisce aumenti medi di 230 euro lordi complessivi, con scatti retributivi che a novembre 2025 raggiungeranno i 67,06 euro per i livelli più alti.
Infine, nel comparto Scuola, Università e Ricerca, gli aumenti potrebbero partire da novembre, qualora le trattative si chiudano entro luglio. Le stime indicano incrementi mensili lordi medi di 150 euro per i docenti e 130 euro per il personale ATA.
Questi interventi segnano un passo importante verso la valorizzazione del lavoro e la tutela del potere d’acquisto.
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