Aumento pensioni e pensionamenti anticipati, ci sono novità importanti nel 2026 – Con un maxi-emendamento alla Manovra, il governo ha deciso di apportare cambiamenti importanti alla pensione anticipata, al riscatto della laurea e alla previdenza complementare.
A partire dal 2032, chi desidera accedere alla pensione anticipata dovrà affrontare tempi di attesa più lunghi. Anche se i requisiti contributivi rimarranno gli stessi (42 anni e 10 mesi per gli uomini, un anno in meno per le donne), la finestra mobile si allungherà gradualmente da tre a sei mesi entro il 2035. Questo cambiamento ha l’obiettivo di contenere la spesa previdenziale senza alterare le soglie d’accesso.
Ci sono novità anche per il riscatto della laurea: dal 2031, i periodi riscattati avranno un peso minore nel calcolo dell’anzianità contributiva, con esclusioni crescenti fino a 30 mesi entro il 2035.
Infine, dal 2026, per i nuovi assunti nel settore privato, verrà introdotto il silenzio-assenso per l’adesione alla previdenza complementare: se non viene fatta una scelta esplicita, il Tfr sarà destinato al fondo pensione dopo 60 giorni. L’intento è quello di incentivare una maggiore copertura previdenziale per le giovani generazioni.
Queste misure cercano di garantire la sostenibilità del sistema pensionistico, ma potrebbero avere un impatto significativo sui progetti di vita dei lavoratori.
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