Dal 1° gennaio 2025, grazie alla Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024), entra in vigore il cosiddetto “Bonus Giorgetti”, un incentivo rivolto ai lavoratori che hanno maturato i requisiti per la pensione anticipata ma scelgono di continuare a lavorare. La misura consente di ricevere direttamente in busta paga la quota dei contributi IVS normalmente versata al fondo pensione, garantendo un incremento netto dello stipendio tra i 200 e i 250 euro mensili.
Possono beneficiare del bonus sia dipendenti pubblici che privati, purché iscritti all’AGO o a fondi sostitutivi e non percepiscano pensioni dirette. Tuttavia, l’esonero contributivo comporta una crescita più lenta del montante previdenziale, con un possibile impatto sull’assegno pensionistico futuro.
Tra i dipendenti statali, la norma introduce criteri selettivi per il trattenimento in servizio fino ai 70 anni, limitando l’accesso a chi ha performance eccellenti e rispettando vincoli organizzativi.
La questione contributiva resta controversa. Mentre INPS interpreta l’esenzione limitandola all’8,80%, NoiPA amplia il beneficio includendo ulteriori trattenute. Questo disallineamento potrebbe generare ricorsi e complicazioni amministrative per i lavoratori interessati.
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