Il Bonus Giorgetti, introdotto per incentivare i lavoratori a posticipare il pensionamento, sta registrando un successo inaspettato. A fine agosto, l’Inps ha ricevuto oltre 7.000 richieste, superando le aspettative del governo per il 2025. Questo risultato segna un cambio di rotta rispetto agli anni precedenti, caratterizzati da adesioni limitate.
La misura è rivolta a chi, pur avendo maturato i requisiti per la pensione anticipata, sceglie di continuare a lavorare. Il vantaggio è tangibile: la quota di contributi previdenziali normalmente versata all’Inps viene invece riconosciuta direttamente in busta paga, con un aumento dello stipendio fino al compimento dei 67 anni.
Secondo le simulazioni dell’Ufficio parlamentare di bilancio, un lavoratore di 62 anni con reddito annuo di 40.000 euro potrebbe ottenere fino a 11.900 euro in più in cinque anni, sebbene ciò comporti una riduzione della pensione futura stimata in 11.600 euro.
L’obiettivo del governo è duplice: garantire sostenibilità ai conti pubblici e mantenere attivi lavoratori esperti in un mercato che soffre carenza di competenze qualificate. Con una nuova campagna informativa prevista per l’autunno, l’Inps punta ad ampliare ulteriormente la platea dei beneficiari.
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