Il bullismo e il vendetta porno continuano a mietere vittime tra i giovani, alimentando una spirale di dolore e silenzi che la società non può più ignorare. Aldo Mucci, sindacalista e nonno, lancia un appello accorato: “Non possiamo piangere ogni nuova vittima come fosse la prima. È tempo di agire concretamente per proteggere i ragazzi dalle violenze fisiche e digitali che minano la loro dignità”.
Mucci sottolinea l’importanza di informare i giovani sui mezzi disponibili per difendersi da abusi online. Tra questi, la piattaforma “Take It Down”, gestita dal National Center for Missing and Exploited Children, consente ai minori di segnalazione e rimuovere contenuti intimi diffusi senza consenso. Inoltre, strumenti come il 1522 e il supporto del Garante per la protezione dei dati rappresentano risorse preziose per chi si trova in difficoltà.
“Dobbiamo costruire un sistema integrato di educazione e protezione che garantisca ai giovani il diritto di vivere serenamente”, afferma Mucci. È necessario un intervento congiunto di famiglie, scuole, istituzioni e media per trasmettere un messaggio chiaro: chiedere aiuto è possibile. L’emergenza richiede azioni rapide e decisive per prevenire nuove tragedie.
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