Negli ultimi mesi, il tema dei buoni pasto ha acceso il dibattito tra infermieri e personale amministrativo in diverse regioni italiane. In molte aziende sanitarie, i lavoratori hanno avviato ricorsi per ottenere il riconoscimento di un diritto contrattuale spesso ignorato. I giudici del lavoro, in numerosi casi, hanno dato ragione ai dipendenti, sancendo che il diritto ai buoni pasto non può essere negato laddove previsto dai contratti collettivi.
In Abruzzo, la ASL Lanciano-Vasto-Chieti ha iniziato a distribuire tessere buoni pasto a seguito di conciliazioni giudiziarie. Questo passo rappresenta un importante segnale di chiusura dei contenziosi, con 108 lavoratori già coinvolti nei pagamenti. Situazioni analoghe si registrano in altre città come Torino, Bologna, Napoli e Bari, dove le conciliazioni e gli accordi transattivi stanno portando risultati concreti.
Il ruolo dei sindacati e degli avvocati è stato cruciale in questa battaglia. In Abruzzo, l’impegno di NURSING-UP e FSI-USAE, insieme all’avvocato Luca Damiano, ha garantito il riconoscimento dei diritti dei lavoratori. L’obiettivo per il futuro è chiaro: garantire l’erogazione automatica e regolare dei buoni pasto, evitando nuovi ricorsi.
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