Con l’arrivo del 2026, il calendario fiscale si riempie di appuntamenti importanti per contribuenti, aziende e professionisti. Gennaio, in particolare, è un mese ricco di scadenze che richiedono una pianificazione attenta per evitare sanzioni e ritardi.
Le prime scadenze si presentano già il 2 gennaio, con obblighi come l’invio degli INTRA-12 per gli scambi intracomunitari e le comunicazioni all’Anagrafe tributaria da parte degli operatori finanziari. Poi, il 16 gennaio segna una data fondamentale per il versamento dell’IVA mensile di dicembre 2025 e per i pagamenti delle ritenute su redditi da lavoro dipendente, autonomo e altro. Nella stessa giornata, è previsto anche il versamento dei contributi INPS per i lavoratori dipendenti e per la Gestione Separata.
Il 26 gennaio è l’ultimo giorno utile per presentare gli elenchi Intrastat, essenziali per le operazioni intracomunitarie. Infine, il mese si chiude con il 31 gennaio (che slitta al 2 febbraio 2026), giorno in cui si devono effettuare adempimenti come la dichiarazione di non detenzione del televisore per l’esenzione dal canone Rai.
Gestire con attenzione le scadenze fiscali è fondamentale per mantenere la regolarità amministrativa e finanziaria. Pianificare in anticipo aiuta a evitare ritardi e sanzioni.
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