HomePrecari della ScuolaCarta del docente: un’opportunità anche per i precari che rischia di scadere

Carta del docente: un’opportunità anche per i precari che rischia di scadere

I precari possono ancora richiedere la carta del docente

Negli ultimi anni la Carta del docente, il bonus annuale da 500 euro destinato alla formazione e all’aggiornamento professionale degli insegnanti, è stata al centro di un acceso dibattito giuridico e sindacale. Nata come misura riservata ai docenti di ruolo, oggi rappresenta una concreta opportunità anche per i docenti precari, grazie ai numerosi ricorsi accolti dai tribunali del lavoro italiani.

Cos’è la Carta del docente

La Carta del docente è uno strumento introdotto dalla legge 107/2015 con l’obiettivo di sostenere la formazione continua degli insegnanti. I 500 euro annui possono essere utilizzati per l’acquisto di libri, riviste, hardware e software, corsi di formazione, biglietti per eventi culturali e attività coerenti con l’aggiornamento professionale.

Per anni, tuttavia, questo beneficio è stato negato ai docenti con contratto a tempo determinato, nonostante svolgessero le stesse mansioni dei colleghi di ruolo.

Le sentenze che aprono ai precari

La giurisprudenza, sia nazionale sia comunitaria, ha progressivamente smontato questa disparità. Numerosi tribunali del lavoro hanno riconosciuto che escludere i docenti precari dalla Carta del docente costituisce una discriminazione, in violazione del principio di parità di trattamento sancito dal diritto europeo.

In particolare, i giudici hanno evidenziato come:

  • la formazione sia un diritto–dovere di tutti i docenti;
  • il lavoro svolto dai precari è sostanzialmente identico a quello dei docenti di ruolo;
  • non esiste una motivazione oggettiva per giustificare l’esclusione dei supplenti.

Sulla base di queste considerazioni, migliaia di docenti precari hanno già ottenuto, tramite ricorso, il riconoscimento del bonus o il rimborso delle somme non percepite negli anni di servizio.

Chi può presentare ricorso

Possono presentare ricorso per la Carta del docente:

  • docenti precari con contratto annuale (31 agosto);
  • docenti con supplenza fino al termine delle attività didattiche (30 giugno);
  • in molti casi, anche docenti con supplenze brevi e reiterate.

Il ricorso può riguardare uno o più anni scolastici, entro i limiti della prescrizione, permettendo di recuperare cifre anche consistenti. Chi non ha ancora provveduto al recupero delle somme è ancora in tempo, per info scrivete alla Redazione: scuolainformazione@gmail.com

Come funziona il ricorso

Generalmente il ricorso viene promosso tramite:

  • studi legali specializzati in diritto scolastico.

In caso di esito positivo, il giudice può disporre:

  • l’attribuzione diretta della Carta del docente;
  • oppure un risarcimento economico pari ai 500 euro per ciascun anno di servizio riconosciuto.

I costi e i tempi variano, ma il numero crescente di sentenze favorevoli rende il ricorso un’opzione sempre più conveniente.

Un segnale politico ancora insufficiente

Nonostante le numerose pronunce dei tribunali, il legislatore non ha ancora esteso automaticamente la Carta del docente a tutti i precari. Questo costringe migliaia di insegnanti a rivolgersi alla giustizia per ottenere un diritto che appare ormai consolidato.

Una situazione che evidenzia, ancora una volta, la fragilità della condizione del lavoro precario nella scuola e la necessità di interventi strutturali che superino la logica dei ricorsi.

Conclusioni

Per i docenti precari, la Carta del docente rappresenta oggi un diritto esigibile, anche se spesso solo tramite ricorso. Informarsi, valutare la propria posizione e agire nei tempi corretti può significare recuperare risorse importanti per la propria crescita professionale e vedere finalmente riconosciuta la dignità del lavoro svolto ogni giorno nelle scuole italiane.

Un’opportunità da non sottovalutare, in attesa che la politica trasformi le sentenze in norme chiare e definitive. La Redazione è a disposizione dei precari che non hanno ancora provveduto a richiedere il bonus.

Leggi anche:

Rincari da gennaio 2026, aumentano anche le sigarette ed il gasolio con pesanti ricadute

Una scuola forte e attraente per SGS è la chiave per combattere criminalità e dispersione scolastica

Segui i canali social di InformazioneScuola

InformazioneScuola, grazie alla sua serie e puntuale informazione è stata selezionata dal servizio di  Google News, per restare sempre aggiornato sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui.

Iscriviti al gruppo         WhatsApp    

Iscriviti al gruppo         Telegram: Contatta @informazionescuola 

Iscriviti alla nostra      pagina Facebook

informazione scuola telegram

Informazione Scuola, le Ultime Notizie della Scuola in un click.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE...

altre news