Il completamento dei percorsi di specializzazione INDIRE apre finalmente una prospettiva concreta di stabilità professionale per migliaia di docenti. La nota ministeriale del 20 giugno 2025 (prot. n. 140431), richiamata anche dalla comunità “Uniti per INDIRE”, fa chiarezza su aspetti fondamentali che riguardano gli insegnanti in possesso di **titoli esteri**.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito conferma nero su bianco che la rinuncia al titolo conseguito all’estero per aderire al percorso INDIRE non comporta alcun rischio per le posizioni già maturate e consolidate nelle GPS, nelle GAE o nelle procedure concorsuali. Un chiarimento essenziale, frutto anche della pressione sindacale, che tutela i diritti acquisiti dei lavoratori della scuola.
La specializzazione INDIRE si configura, inoltre, come uno strumento decisivo di regolarizzazione della posizione lavorativa, consentendo lo scioglimento delle riserve e il consolidamento degli incarichi già assegnati, ponendo fine a situazioni di incertezza che si trascinano da anni.
Gli Uffici Scolastici Regionali e Territoriali sono chiamati ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni ministeriali, procedendo all’aggiornamento delle graduatorie e alla conferma delle nomine. I docenti sono invitati a trasmettere tempestivamente la documentazione relativa ai propri titoli, avanzando formale richiesta di scioglimento della riserva.
Questa nuova impostazione normativa rappresenta un passo avanti decisivo verso la stabilità occupazionale, mettendo finalmente fine a una lunga stagione di precariato, incertezza e disparità di trattamento che ha colpito ingiustamente tanti lavoratori della scuola. Una battaglia che il sindacato continuerà a presidiare affinché le tutele siano pienamente applicate su tutto il territorio nazionale.
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