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Comitato DSGA chiede l’invio degli ispettori in Lombardia e minacciano di incatenarsi davanti al M.I.

COMUNICATO COMITATO DSGA LOMBARDIA – INVIO ISPETTORI O CI INCATENIAMO DAVANTI AL MINISTERO

A fronte di una percentuale di ammessi alle prove orali così irrisoria e, altresì, nettamente divergente rispetto a quanto verificatosi in tutte le altre regioni – parliamo di circa il 16% dei candidati – è facile intuire come le valutazioni della commissione istituita per le correzioni dei compiti scritti del concorso DSGA in Lombardia siano da considerarsi quanto meno anomale e tali da richiedere un approfondimento su come siano stati condotti i lavori.
Da una disamina dettagliata della graduatoria di ammessi alle prove orali, sono emerse talune questioni di particolare rilevanza, su cui i legali da noi consultati stanno già lavorando.
Ci risulta, infatti, un considerevole numero di ammessi alle prove orali, circa 50 su 207, riconducibile a candidati che hanno già svolto funzioni amministrative in Lombardia. È un dato che di per sé non prova nulla, se non fosse che lo stesso si affianca ad anomalie ben più gravi.
Uno dei candidati ammessi alle prove orali del concorso, infatti, è legato da rapporto professionale continuativo e stabile con un funzionario dell’USR Lombardia, nonché componente della commissione di esame. Spetterà ai legali incaricati il compito di accertare, come probabile, se rilevi un conflitto di interessi.
Ulteriore questione, probabilmente ancora più anomala, concerne la presenza, tra gli ammessi alla prova orale, di un candidato che non risulta tra i partecipanti alla prova scritta del concorso. Trattasi di una circostanza facilmente desumibile da un’analisi dei documenti pubblici dell’USR Lombardia, rispetto alla quale ci chiediamo secondo quali modalità questo candidato sia stato informato della data e della sede di svolgimento delle prove scritte, essendo assente il proprio nome dall’ atto di convocazione dei candidati.
Faremo inoltre chiarezza in merito ad ulteriori particolarità inerenti la procedura, tra cui l’integrazione, nell’arco di poche ore, all’interno dell’elenco di ammessi alle prove orali di un candidato che, nonostante avesse conseguito il 21 alla prima prova, non abbia ricevuto il voto del secondo compito, avendo la commissione ritenuto di non procedere in quanto lo stesso è stato ritenuto erroneamente non idoneo nella prima. Sì tratta di un errore materiale, come soltanto genericamente indicato e quindi di fatto non motivato, o è la conferma di una prassi tesa alla correzione del minor numero possibile di compiti per potersi godere l’estate?
Queste sono solo alcune delle tante anomalie segnalate dai candidati.
Non vi è dubbio che i circa 900 esclusi dalle prove orali continueranno a tenere alta l’attenzione su questa vicenda, essendo loro interesse far luce su quanto di anomalo accaduto in sede di correzione delle prove scritte.
Peraltro, siamo ancora in attesa di ricevere i verbali attinenti ai lavori della commissione. Sin da ora, possiamo dire che non saremmo sorpresi qualora dovessimo rilevare ulteriori anomalie.
Invero, alla luce delle circostanze fin qui menzionate, riteniamo necessario, in ossequio ai principi di legalità e trasparenza, che si proceda all’INVIO DI ISPETTORI che possano svolgere approfondimenti in merito e, perché no, sollecitare un intervento in autotutela dell’amministrazione onde evitare l’ennesimo “calvario” giudiziario per un concorso pubblico.
Il Comitato Dsga Lombardia

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