Per la rubrica lettere in Redazione, pubblichiamo l’e-mail inviata da Maria, nostra affezionata lettrice che critica la nostra Costituzione poichè non garantirebbe la parità fra tutti i cittadini.
In Italia, abbiamo assistito per lungo tempo, allo scontro politica magistratura.
Per restare in campo puramente scolastico, possiamo segnalare le ultime tre situazioni:
Concorso a dirigente scolastico di Lombardia, Sicilia, Toscana, che dopo una serie impressionante di corsi e ricorsi, sono stati sostanzialmente dichiarati nulli dalla magistratura, ma che per una legge intervenuta successivamente ha sanato le assunzioni intervenute nel frattempo, su graduatorie non più valide per i magistrati.
Riforma Gelmini della scuola superiore, dove la magistratura ha imposto il ripristino delle ore di laboratorio tagliate e addirittura nominato un commissario in sostituzione del ministero per ripristinare la situazione ante riforma, commissario, che pur essendo scaduti i termini non ha ancora ripristinato tali ore.
Concorso per docenti, che si sta svolgendo fra impressionanti polemiche, e che potrebbe portare il 19 maggio, all’ammissione di oltre 25.000 ricorrenti, prima esclusi per mancanza dei requisiti previsti dalla legge. Nel caso il CDS decidesse per l’ammissione, vorrei che mi si spiegasse la costituzionalità in riferimento a tutte le migliaia di cittadini che, o per un’eccessiva fiducia nella norma emanata, o per mancanza dei soldi per il ricorso, non hanno contestato legalmente la decisione del governo che ha emanato il concorso. Quale fiducia si potrebbe mantenere nei confronti di un’ istituzione della Repubblica Italiana , che invece di riproporre un nuovo concorso con criteri rispettosi della normativa, permetta di ammettere solo i furbi che, a fronte di una legge, propongono a priori un ricorso che torni utile solo a loro?
Come spiegare che la nostra meravigliosa costituzione non garantisce veramente la parità fra tutti i cittadini, ma avvantaggia solo i più ricchi ?
Maria