Roma, 10 novembre – Il disegno di legge Valditara, definito “patto educativo”, sta suscitando un acceso dibattito politico e sociale. Secondo Stefania Ascari, deputata del Movimento 5 Stelle, il provvedimento rappresenta un atto di censura che limita la libertà educativa delle scuole.
Il DDL prevede che gli istituti scolastici debbano ottenere l’autorizzazione dei genitori per affrontare temi come affettività, rispetto e consenso. Questo potrebbe portare a una divisione nelle classi: da un lato gli studenti autorizzati a partecipare a tali lezioni, dall’altro quelli esclusi per decisione familiare. Ascari sottolinea come questa dinamica rischi di trasformare un diritto universale in un privilegio riservato alle famiglie più aperte e preparate.
In un contesto sociale dove la violenza di genere è ancora drammaticamente diffusa e i giovani spesso si educano alla sessualità attraverso contenuti inappropriati online, la scuola dovrebbe rappresentare un baluardo di protezione e formazione. “Serve insegnare fin da piccoli un alfabeto gentile delle emozioni”, dichiara Ascari, ribadendo l’importanza di una scuola libera e coraggiosa, capace di affrontare temi complessi senza timore.
Il dibattito sul DDL Valditara continua a dividere l’opinione pubblica, sollevando interrogativi profondi sul futuro dell’educazione in Italia.
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