Nel disegno di Legge di Bilancio per il 2026 si delinea una novità significativa per il personale non dirigente delle pubbliche amministrazioni. Si tratta di una misura che prevede la detassazione parziale dei compensi accessori, ovvero quelle indennità di natura fissa e continuativa. L’obiettivo è chiaro: ridurre il peso fiscale su una parte del reddito, offrendo un sostegno economico diretto.
La norma introduce un’imposta sostitutiva del 15% su un massimo di 800 euro annui di compensi accessori. Tuttavia, il beneficio è riservato a chi, nel 2025, non ha superato i 50.000 euro di reddito da lavoro dipendente. Restano esclusi i dipendenti delle forze armate e delle forze di polizia, già destinatari di altre agevolazioni.
L’applicazione è automatica, salvo rinuncia esplicita del lavoratore. Si tratta di una misura transitoria, valida esclusivamente per il 2026, e rappresenta un passo verso una maggiore equità fiscale per il personale pubblico. Un’iniziativa che potrebbe segnare un cambiamento significativo nel trattamento economico dei dipendenti statali.
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