HomeComunicato StampaDiplomati magistrale, norme transitorie e piano straordinario di assunzioni

Diplomati magistrale, norme transitorie e piano straordinario di assunzioni

CNDM – COORDINAMENTO NAZIONALE DIPLOMA MAGISTRALE – Pochi giorni fa la Commissione Cultura della Camera ha approvato il parere del PD inerente il nuovo sistema di accesso al ruolo e di formazione dei futuri docenti e ciò ha generato un’ondata di reazioni tra le varie categorie di docenti coinvolti, e anche quelle tralasciate, ovvero i diplomati magistrali.

inserimento in gaeA breve, il Parlamento dovrà approvare il relativo decreto col quale disciplinare la cosiddetta “fase transitoria” per l’accesso all’insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado.

Nello specifico, si prevede, una volta esaurite le Gae, l’assunzione graduale dei precari della scuola secondaria inseriti nelle Graduatorie d’istituto, con specifiche distinzioni fra docenti di seconda e terza fascia d’istituto; questi ultimi, per esempio, dovranno superare un concorso riservato che consentirà loro di conseguire l’abilitazione e accedere al ruolo.

Per entrambe le categorie si prevede anche un percorso di formazione, più o meno lungo e corposo a seconda della fascia d’appartenenza.

A conclusione del percorso formativo, si potrà essere assunti a tempo indeterminato se inseriti nelle suddette graduatorie in posizione utile.

L’intenzione del Governo sembra quindi quella di istituire un piano di valorizzazione e stabilizzazione dei docenti rimasti esclusi dal piano assunzionale straordinario 2015, assumendo gradualmente tutti gli insegnanti che ad oggi lavorano con contratti più o meno lunghi nella scuola.

E gli altri ordini di scuola come Infanzia e Primaria?

Finora nulla è trapelato su un eventuale piano straordinario di stabilizzazione di questi docenti ma, come era verosimile, moltissimi insegnanti si sono immediatamente chiesti se una tale proposta potesse essere applicabile anche per i maestri e le maestre.
Sull’argomento, si sono accese molte discussioni sul web, le ipotesi e le proposte sono state numerose, gli animi si sono presto scaldati e già si profilano diverse scuole di pensiero contrapposte: c’è chi vede di buon grado un transitorio e chi invece assolutamente non ne vuole sapere.

Il Coordinamento Nazionale Diploma Magistrale, sentito il parere dei legali di fiducia Gigli e Tropepi, ci tiene a precisare che in questo momento appare un po’ azzardato mettere il carro davanti ai buoi, e immaginare un piano transitorio simile a quello studiato per le scuole secondarie, poichè le sorti di migliaia di diplomati magistrali, attuali maestri o aspiranti tali, sono ancora legate all’esito dei diversi ricorsi intrapresi per ottenere l’immissione in GaE.

Qualsiasi tipo di proposta di sistema di reclutamento transitorio al momento rischierebbe di snaturare il senso della lotta dei diplomati magistrale, e di sminuire quanto fino ad oggi ottenuto in anni di battaglie legali e istituzionali.

Dopo il riconoscimento ufficiale del valore abilitante del diploma magistrale, qualsiasi percorso alternativo teso al ribasso è impensabile; piuttosto, è doveroso, da parte del Governo, trovare la soluzione politica al problema che da anni affligge migliaia di docenti, ed applicare quelle sentenze dettate anche dall’ Europa che prevedono l’immissione in ruolo dopo i 36 mesi di servizio.

Alla luce di tutto questo, appare decisamente più sensato in questo momento attendere l’esito dei ricorsi che dovranno stabilire definitivamente il diritto dei diplomati ad essere inseriti a pieno titolo nelle Gae, e conseguentemente, aspirare ai contratti a tempo indeterminato.

Guardare al futuro è legittimo, così come desiderare che la questione venga risolta al più presto salvaguardando le posizioni di tutti, ma senza dimenticare la storia: già ai tempi della lotta per il riconoscimento del valore abilitante del diploma, il Coordinamento Nazionale Diploma Magistrale – assieme ad altre associazioni e ad alcune sigle sindacali – si è opposto fortemente ai PAS (percorsi abilitanti speciali ) per primaria e infanzia.

Tale opposizione ha contribuito ad ottenere il riconoscimento del valore abilitante del diploma e ha permesso, in tempi più recenti, di poter chiedere l’immissione in Gae. Oggi come allora, appare estremamente importante non svalutare troppo presto le conquiste tanto faticosamente ottenute.

La posizione del nostro Coordinamento è, dunque, quella dell’attesa di un’eventuale proposta da parte del Ministero, che verrà valutata in seguito; meglio ancora sarebbe la risoluzione politica (attesa da anni, promessa da più sigle e mai attuata) o giuridica della questione dei Diplomati Magistrale e dei laureati in Scienze della Formazione Primaria.

Se soluzione politica deve essere, questa non può comunque enuclearsi in una proposta di sistema di reclutamento transitorio, per il semplice fatto che lederebbe ancora una volta il diritto sacrosanto dei diplomati magistrale che per più di un decennio non hanno potuto aspirare al ruolo a causa di limitazioni di legge che per lungo tempo non li ha salvaguardati nè considerati.

COORDINAMENTO NAZIONALE DIPLOMA MAGISTRALE

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