Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) ha lanciato un appello urgente per affrontare la grave condizione economica e sociale dei docenti di ruolo fuorisede. La questione abitativa e il progressivo impoverimento del personale scolastico rappresentano una vera emergenza strutturale che influisce negativamente sulla dignità del lavoro pubblico e sulla qualità dell’istruzione.
Secondo il CNDDU, migliaia di insegnanti immessi in ruolo con la legge 107/2015 vivono da quasi un decennio lontani dalle loro città di residenza, affrontando costi insostenibili per affitti, utenze e trasporti. Questo ha portato a una condizione di povertà silenziosa, che non solo compromette la stabilità economica dei docenti, ma incide anche sul loro benessere psicologico e sulla qualità del lavoro svolto.
Il Coordinamento sottolinea la necessità di un cambio di paradigma nella prossima contrattazione sulla mobilità interprovinciale per l’anno scolastico 2026. È fondamentale garantire una priorità assoluta per il rientro dei docenti nei propri territori di residenza, sanando una disparità che si è protratta per troppo tempo.
Restituire dignità ai docenti significa investire nella stabilità delle comunità scolastiche e nella credibilità delle istituzioni. Il CNDDU continuerà a sostenere questa istanza con determinazione, invitando il Ministro dell’Istruzione a intervenire con misure concrete e urgenti.
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