Ieri si sono tenuti a Roma ” Gli Stati Generali della scuola” , un convegno organizzato da Fratelli D’Italia il cui titolo riprende i primi confronti tenuti a Massa Carrara dai 5 stelle, al quale hanno partecipato militanti e sindacati. Dagli interventi che si sono succeduti si rimane basiti: quale sarebbe la loro idea di scuola? Quella delle conoscenze, affermano.
Dopo le affermazioni di Giorgia Meloni che aborra le bocciature e strizza l’occhio al modello britannico, dopo avere avallato un modello di scuola americano che poco ha a che vedere con le conoscenze, vedi la riforma degli ITS ( ITS ACADEMY) e dopo essersi resi protagonisti di un altro scempio, ovvero l’introduzione delle competenze non cognitive ( ma non erano conoscenze?) ovvero lo sviluppo delle soft skills c’è da chiedersi se la destra di Giorgia Meloni abbia davvero chiara l’idea di scuola.
Un partito della Nazione che si è battuto per la lingua italiana, ma si rende protagonista di riforme lesive per l’Istruzione al pari della Gelmini, non lo avevamo ancora visto. E mentre i parlamentari descrivono la scuola come un ” ascensore sociale”, copiando testualmente l’ex Ministro Lucia Azzolina che quantomeno ha avuto l’originalità che contraddistingue i docenti che la scuola la fanno, loro si barcamenano tra termini arditi stranieri rendendosi protagonisti, forse per la prima volta, di un avvio latente alla regionalizzazione dell’istruzione, coronando così il grande sogno della deputata Valentina Aprea e della Lega. Vale la pena ricordare che la scuola ha subito e sta continuando a subire tagli irreparabili, ma pare che ai fratelli, più incentrati a strizzare l’occhio alle aziende che alla scuola, poco importi.
Francesca S., docente di scuola secondaria.
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