Il nuovo DPCM, quello di novembre 2020, lo stanno concordando in queste ore i presidenti delle regioni e il governo. Per l’Esecutivo sono presenti il ministro per gli Affari regionali Boccia e il ministro della Sanità Speranza.
Le anticipazioni riportati dai media nazionali è che si sta lavorando ad una sorta di coprifuoco da fissare alle 18:00 e si cerca la mediazione con le regioni per la chiusura delle scuole sui territori.
A quanto pare le regioni vorrebbero che ad eseguire la chiusura fosse il governo con un atto unico per l’intero territorio nazionale. Il governo invece preferirebbe intanto di tenere le scuole aperte e di chiuderle solo dove la situazione territoriale lo richiede.
Tutte le anticipazioni del DPCM di novembre 2020
Per le scuole, tuttavia, potrebbe esserci una novità, ad annunciarla è stato lo stesso premier Conte al festival de “il Foglio”, evidenziando che: “L’impennata della curva dei contagi rischia di mettere in discussione la didattica in presenza. Alcuni presidenti di regione lo hanno già fatto. Noi continuiamo a difendere la didattica in presenza fino alla fine, ma dobbiamo mantenerci vigili per seguire e assicurare la tutela della salute del tessuto economico”.
A frequentare le lezioni in presenza dovrebbero essere solo le classi dell’Infanzia, della Primaria e della secondaria di primo grado fino alla seconda media, tutti gli altri invece le seguiranno da casa grazie alla DDI.
Azioni diverse invece potrebbero essere intraprese per gli allievi disabili e per i DSA, per loro potrebbe essere prevista la presenza a scuola e seguire le lezioni con il supporto del docente di sostegno, così come ha già previsto la regione Piemonte con la recente ordinanza.
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