Il Movimento 5 Stelle non ha risparmiato critiche nei confronti della ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, accusandola di rappresentare un governo che non sa come affrontare le sfide del sistema universitario. Al centro delle polemiche c’è il cosiddetto “semestre filtro”, che il M5S ha definito una vera e propria “truffa” capace di mettere in pericolo il futuro degli studenti.
I membri del M5S in commissione cultura hanno denunciato l’atteggiamento della ministra, considerato irrispettoso nei confronti di chi esprime dissenso. “Chiamare gli studenti ‘poveri comunisti’ e ‘inutili’ non è certo un comportamento consono per chi occupa un ruolo istituzionale”, affermano i rappresentanti pentastellati. Secondo loro, il governo Meloni preferisce delegittimare chi protesta piuttosto che affrontare i problemi reali.
Inoltre, il M5S accusa la destra di perseguire da anni l’obiettivo di smantellare l’università pubblica. Tra i punti critici evidenziati, ci sono la reintroduzione di contratti precari nella ricerca e l’abolizione dell’abilitazione nazionale, misure che, secondo i pentastellati, avvantaggerebbero il baronato a discapito della meritocrazia.
“Il sistema universitario ha bisogno di dialogo e rispetto, non di slogan e insulti”, concludono.
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