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FLI e TFA Speciale: sintesi dell'incontro con il ministro Profumo

SINTESI DI QUANTO RAPPRESENTATO AL MINISTRO PROFUMO NELL’INCONTRO DEL 30 AGOSTO 2012 durato circa 1 h 25m pubblicata da Giorgio Mottola il giorno Giovedì 30 agosto 2012 alle ore 20.46.

a) PERCORSO ABILITANTE SPECIALE:

Pur manifestando apprezzamento per quanto si sta facendo in ordine all’attivazione di corsi abilitanti speciali riservati a docenti che chiedono soltanto di veder riconosciuta l’esperienza pregressa maturata , tra mille difficoltà, a contatto diretto con bambini, adolescenti e giovani delle scuole di ogni ordine e grado, riteniamo, tuttavia insufficienti e limitative le modifiche apportate al D.M. 10 settembre 2010, n.249

Tali modifiche, infatti, escludendo coloro che hanno maturato 360 giorni di servizio (requisito da sempre ritenuto necessario e sufficiente per l’accesso a corsi abilitanti) oltre a mortificare una categoria di professionisti , alimenta una inutile e umiliante guerra tra poveri e lascia aperto un contenzioso non solo tra fasce di precariato ma che si tradurrà in azioni giudiziarie a suon di carta bollata.

Lo stesso CNPI, nel rimettere il proprio parere in ordine alle modifiche del Decreto 249, ha auspicato un riesame riguardo al requisito di servizio , sottolineando che era opportuno prevedere i tradizionali 360 giorni che, a nostro avviso, risultano essere il dato di partenza se si vuole veramente dare una risposta concreta e definitiva a quanti chiedono non una sanatoria indiscriminata ma un effettivo riconoscimento dell’esperienza maturata

Riteniamo che su tutto debba prevalere il servizio comunque prestato e, soprattutto la volontà di consentire a tutti l’accesso al percorso speciale abilitante ricordando che dietro la freddezza dei numeri, delle limitazioni e delle esclusioni, ci sono professionisti e persone con la loro dignità, col loro vissuto e con le loro legittime aspirazioni e speranze che non possono essere continuamente ed ulteriormente vanificate e mortificate da annunci e notizie di stampa che li fanno sentire degli “esclusi”.

Appare, inoltre , necessario fare chiarezza sugli ex diplomati magistrali, sugli insegnanti tecnico pratici, su strumento musicale , sulle discipline afferenti all’AFAM , che risultano esclusi dalla possibilità di un percorso abilitante speciale.

Paradossale la situazione degli insegnanti di Strumento Musicale (A77) che risulterebbero addirittura esclusi dal TFA ordinario nonostante per anni abbiano insegnato su quella stessa classe di concorso e che, allo stato, risultano fortemente penalizzati..

Inspiegabile, inoltre, il ritardo con il quale il CUN non ha ancora provveduto a fornire il prescritto parere al MIUR bloccando, di fatto, l’iter del provvedimento

CHIEDIAMO, pertanto

di riconsiderare la posizione di coloro che hanno maturato 360 giorni di servizio, accogliendo, tra l’altro, quanto auspicato dal CNPI e requisito che per Futuro e Libertà appare ragionevole ed in linea con quanto da sempre è stato richiesto
di intervenire con conseguenti atti affinché venga chiarita e risolta la questione riguardante gli ex diplomati magistrali, gli insegnanti tecnico pratici (ancora una volta invisibili per l’intero sistema) , strumento musicale , discipline afferenti all’AFAM
di intervenire affinchè il CUN invii il prescritto parere
l’attivazione immediata del percorso abilitante speciale contestualmente alla pubblicazione del bando del concorso per il reclutamento di personale docente in modo da consentire a coloro che hanno maturato servizio di partecipare , eventualmente con o senza riserva, al concorso per il reclutamento di docenti

b) ISTRUZIONE TECNICA E PROFESSIONALE:

Secondo un recente Rapporto Isfol 2012 “ i tagli realizzati nel comparto strategico dell’istruzione rappresentano un pericolo enorme per lo sviluppo del Paese. L’Italia rischia un calo dello standard di competitività perche’ non investe in maniera adeguata sul capitale umano, mettendo sotto gamba lo sviluppo di impieghi ad alta specializzazione. In particolare, in Italia risulta in crescita l’occupazione nelle professioni elementari, mentre i lavori a elevata specializzazione si sono contratti dell’1,8% negli ultimi 5 anni, contro un aumento medio in Europa del 2% (con la Germania al 4,3%, il Regno Unito al 4%, la Francia al 2,8%).”

Nonostante il dato allarmante, da tutti condiviso, la scure della razionalizzazione e degli accorpamenti tra istituti, continua ad abbattersi sull’Istruzione delineando un futuro ancora meno roseo del presente.

L’istruzione tecnica e professionale, che avrebbe dovuto essere “alla base di un sano processo di rilancio dell’occupazione dei giovani “sconta invece in maniera pesante la riduzione delle ore, passate da 36 a 32, e una articolazione disciplinare che non tiene in poco conto la vocazione e la funzione formativa della stessa.

Ore di laboratorio insufficienti , classi di concorso accorpate, riduzione progressiva dell’attività tecnico-pratica, scarsa valorizzazione delle discipline a caratterizzazione professionale, progressivo demansionamento degli insegnanti tecnico pratici, rappresentano una realtà che, nata per rispondere alle esigenze delle realtà produttive del paese, rischia di aumentare il gap con gli altri sistemi formativi europei verso i quali sconta gia un ritardo storico.

In soli 2 anni gli istituti alberghieri hanno perso un considerevole monte ore destinato alle attività laboratoriali nonostante il settore del turismo in Italia sia tra i primi posti per fatturato e capacità occupazionale.

Pesantemente colpiti anche gli istituti per la produzione tessile, gli istituti agrari, gli ex istituti per l’industria e l’artigianato, per non parlare degli ex istituti nautici ora “Trasporti e Logistica” che risultano deprivati del loro glorioso passato, nonostante in Europa ci sia una richiesta di 15.000 comandanti di navi e di altrettanti ufficiali

AUSPICHIAMO pertanto, al fine di “ridare dignità alla formazione tecnico professionale” riconsiderandola come un “asset strategico per il nostro Paese” di:

ripensare ad alcune scelte apportando dei correttivi significativi ad una Riforma dell’Istruzione Tecnica e professionale che presenta vuoti incomprensibili e criticità che invece di valorizzarla la licealizzano e la appiattiscono
potenziare le discipline professionalizzanti e l’attività laboratoriale recuperando il ruolo e la professionalità degli insegnanti tecnico pratici rivedendo, tra l’altro, il comma 81 della Legge 12 novembre 2011 n. 183 (Utilizzo insegnanti tecnico pratici su posti di assistente tecnico)
caratterizzare con interventi sostanziali i percorsi di alternanza scuola lavoro che dovrebbero essere il perno intorno al quale ruota il sistema dell’istruzione tecnica e professionale e che per la inconsistenza delle risorse messe in campo, finiscono con l’essere una enunciazione di principio anziché una metodologia attiva capace di coniugare sapere e saper fare.
intervenire sugli organici ATA e sui collaboratori scolastici che, anche per effetto dei dimensionamenti e degli accorpamenti, risultano essere una “categoria” quasi in estinzione.

c) CONCORSO E RECLUTAMENTO:

Da quanto è dato apprendere da notizie di Stampa i requisiti previsti per l’accesso sono quelli previsti dalla Legge 341/90 e dal Decreto Interministeriale 460/98,
In breve sarebbero ammessi a partecipare

quanti «alla data di entrata in vigore del D.I. 24 novembre 1998, n.460» erano già in possesso di un titolo di laurea, oppure di un diploma conseguito presso le accademie di belle arti e gli istituti superiori per le industrie artistiche, i conservatori e gli istituti musicali pareggiati, gli ISEF, che alla stessa data di entrata in vigore del suddetto decreto consentivano l’ammissione ai concorsi ordinari. O coloro che abbiano conseguito quei titoli entro l’anno accademico 2001-2002, se si tratta di corso di studi quadriennale o inferiore; entro l’anno accademico 2002-2003, se si tratta di corso di studi quinquennale; entro l’anno accademico 2003-2004, se si tratta di corso di studi esennale
i docenti che hanno l’abilitazione all’insegnamento conseguita entro la data di scadenza del termine per la presentazione della domanda. e , per la primaria, coloro che sono in possesso di titoli di studio conseguiti al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998, o comunque conseguiti entro l’anno scolastico 2001-2002.
I docenti della scuola dell’infanzia,in possesso del titolo di studio conseguito al termine dei corsi triennali e quinquennali sperimentali della scuola magistrale, oppure dei corsi quadriennale o quinquennale sperimentale dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998, o comunque conseguiti entro l’anno scolastico 2001-2002.
Potrebbero anche partecipare i laureati negli anni successivi, ma solo se le classi di concorso cui i candidati fanno riferimento non abbiano un sufficiente numero di abilitati

Pur riconoscendo al Ministro Profumo il merito di aver rispolverato la procedura concorsuale dimenticata per oltre 12 anni, è necessario pero’ sottolineare che essa cade in un momento in cui l’esercito di precari che attende da anni una stabilizzazione ha raggiunto proporzioni considerevoli e in un momento in cui giovani e meno giovani sono ancora sprovvisti di una qualsivoglia abilitazione pur insegnando da anni attraverso incarichi o supplenze o nelle scuole paritarie.
L’annuncio del Concorso sta gia scatenando una guerra tra poveri che vede posizioni dfferenziate: i precari storici che da una eternità attendono una soluzione al loro problema, i non abilitati, i laureati dopo il 2002-2003 , i non abilitati con laurea vecchio ordinamento , i docenti laureati dopo il 2002-2003, che prestano servizio su classi di concorso che non hanno un sufficiente numero di abilitati , ecc. ecc.

Noi riteniamo che questa prima tornata concorsuale non risolva il problema dell’accesso dei giovani e né risolva il problema dei tanti precari che da anni attendono una stabilizzazione ponendo, tra l’altro, una serie di paletti temporali (in ordine all’anno di laurea) che rischiano di escludere una parte a beneficio dell’altra.

Poiché è stato annunciato una seconda procedura concorsuale con nuove regole, prevista, a quanto è dato sapere, per la primavera del 2013, sarebbe auspicabile in questa prima fase:

consentire a TUTTI (ivi compresi coloro che hanno superato la prova di sbarramento del TFA ordinario e quelli in attesa del TFA speciale ) la partecipazione al Concorso indipendentemente dall’anno di laurea , purchè in possesso di specifici requisiti di servizio che per Futuro e Libertà restano comunque quelli dei 360 giorni

d) DPR recante l’autorizzazione al Miur ad assumere 60 docenti di I e II fascia per le Accademie e i Conservatori e DPR recante l’autorizzazione al Miur – Direzione generale per l’Alta formaziona artistica, musicale e coreutica, ad assumere 280 unità di personale tecnico –amministrativo (149 assistenti amministrativi e 131 coadiutori) e 3 unità di direttore amministrativo – EP/2 a seguito di mobilità intercompartimentale

In ordine a questa problematica l’ Unione Artisti UNAMS ha espresso perplessità sui numeri indicati, chiedendo una rettifica “sul probabile errore formulato dai giornali che indicano in sole 60 unità i docenti beneficiari della prevista immissione in ruolo nel comparto AFAM.. evidenziando che “il solo il personale in stato di precarietà di cui alla legge 143/04 e pregresse ammonta a circa 600 unità ai quali si aggiungono i precari delle graduatorie di istituto.

Poiché la stessa UNAMS ha chiesto un incontro urgente col Ministro Profumo sulla questione è auspicabile che , sulla base di quanto evidenziato dall’associazione, si possa intervenire rivedendo il dato numerico al fine di non penalizzare il Comparto

30 agosto 2012

IL MINISTRO PROFUMO HA MANIFESTATO UNA GRANDE DISPONINIBILITA’ ALL’ASCOLTO E ALL’ESAME DELLE PROBLEMATICHE PROPOSTE RIMANDANDO PERO’ A CONCLUSIONI DEFINITIVE IN ATTESA DI CONSULTARSI CON I SUOI COLLABORATORI E TECNICI INVITANDO NEL CONTEMPO FçI A FAR PERVENIRE ALLA DOTT.SSA STELLACCI, CAPO DIPARTIMENTO, LA SINTESI DELLE NOSTRE RICHIESTE CHE E’ COMUNQUE GIA IN POSSESSO DEL MINISTRO PROFUMO.

SU UNA COSA E’ STATO POSSIBILE AVERE CERTEZZA :alla mia richiesta del perchè il CUN ritarda inspiegabilmente il proprio parere ritardando di fatto il TFA Speciale, il Ministro Profumo si è messo direttamente in contatto con rappresentanti del CUN che hanno confermato che l’adempimento sarà esaminato nella prima seduta urile del CUN e comunque tra il 12 e 16 settembre

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