Le immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2025/26 portano con sé nuove dinamiche legate alla gestione dei posti disponibili. In base alle istruzioni operative del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), i posti autorizzati vengono ripartiti tra concorsi e graduatorie, tenendo conto delle situazioni di esubero. Questo processo, che mira a garantire una distribuzione equilibrata, può influire sulla destinazione dei posti, anche tra province diverse.
Un caso emblematico riguarda un docente vincitore del concorso PNRR1 in Sicilia, che non ha ottenuto il posto previsto a causa della presenza di esuberi in altre province. I posti vacanti, infatti, sono stati utilizzati per riassorbire gli esuberi, lasciando il docente in attesa di un’assunzione definitiva.
Situazioni simili si sono verificate anche in Toscana, dove le disponibilità sono state assegnate interamente alla mobilità, sollevando dubbi sulla corretta applicazione delle normative. Il CCNI mobilità 2025/28 stabilisce che il 50% dei posti disponibili dopo la seconda fase della mobilità deve essere riservato alle immissioni in ruolo.
Questi esempi evidenziano la complessità del sistema e l’importanza di un monitoraggio attento per garantire trasparenza e rispetto delle regole.
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