HomeLettere in RedazioneGli Insegnanti Tecnico Pratici (ITP) scrivono al ministro Carrozza

Gli Insegnanti Tecnico Pratici (ITP) scrivono al ministro Carrozza

Egregio Sig. Ministro,

Questa lettera le giunge da parte di un gruppo di insegnanti tecnico pratici e docenti di materie tecnico-scientifiche della scuola secondaria superiore, appartententi al gruppo Facebook “Io Sto con gli ITP“.

La Sua formazione ed esperienza renderebbero superfluo sottolineare l’importanza e il ruolo delle attività tecnico pratiche di laboratorio nell’insegnamento delle materie tecnico scientifiche, in particolar modo negli ex  Istituti Tecnici, in quelli Professionali e nei nuovi Licei Scientifici (LSA). Siamo invece costretti a richiamare la Sua attenzione sugli effetti dei drastici tagli imposti dalla riforma Gelmini, che ha penalizzato in particolare misura proprio l’insegnamento delle materie tecniche e l’utilizzo dei laboratori. Ad un confronto con i vecchi quadri orari, potrà facilmente constatare che tutto ciò ha prodotto una situazione di oggettiva difficoltà nell’insegnamento di materie nelle quali le attività di laboratorio rivestono un ruolo assolutamente fondamentale ( Disegno, Tecnologia, Fisica, Chimica, ecc.). Per citare solo alcuni esempi, non è possibile effettuare un’attività didattica efficace quando agli allievi è consentito di utilizzare i laboratori di CAD per una sola ora la settimana  o in alternativa per due ore ogni quindici giorni. Così come non è pensabile che in Istituti denominati Licei delle Scienze Applicate siano state ridotte le attività di laboratorio e per di più si sia considerato superfluo il ruolo degli Insegnanti Tecnico Pratici, erroneamente ritenuti un doppione a volte dell’insegnante teorico, altre dell’assistente tecnico.

Le chiediamo pertanto di prendere in esame la situazione soprattutto degli Insegnanti Tecnico Pratici tenendo conto anche del fatto che nel recente DDL Stabilità, al comma 81, si è fatta un’incredibile confusione sui ruoli del personale assimilando i docenti tecnico pratici (docenti che partecipano alla formazione e alla valutazione degli allievi) con personale che nulla ha a che vedere con l’insegnamento, occupandosi di tutt’altra attività.

Chiediamo a Lei e a tutto il Governo, pur nei limiti della legislazione esistente e della difficile congiuntura, di fare quanto possibile per ridare spessore e dignità alle attività di laboratorio che in tutte le scuole dell’Occidente sono considerate indispensabili per una didattica veramente efficace, moderna e produttiva.

RingraziandoLa per la cortese attenzione porgiamo i nostri più distinti saluti.

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