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I Lep vanno fissati con una legge non con un DPCM come vorrebbe Calderoli

Per SBC ci vogliono investimenti perequativi al Sud ma l'istruzione deve restare in capo allo stato centrale.

In questo articolo si riassumono alcuni spunti del prof Azzariti ordinario di diritto costituzionale alla Sapienza in una intervista rilasciata ieri a Il Mattino di Napoli.

In un Paese che stanzia per l’istruzione per la regione Campania metà dei fondi che stanzia per la regione Lombardia , bisogna diminuire i divari tra Nord e Sud; senza aver trovato i fondi perequativi necessari per garantire a tutti gli italiani del Nord, del Centro, del Sud e delle Isole gli stessi livelli di servizi , l’autonomia differenziata sarebbe un grave errore politico e persino costituzionale, si rischia in pratica la secessione dei ricchi.

Capiamo la fretta della Lega che è in perdita di consensi ma qui si rischia l’unità del Paese, dove diventa una iattura l’ essere nati a Napoli e non a Milano o Bologna o Padova.

I Lep ( Livelli essenziali di prestazioni) vanno definiti per Legge, coinvolgendo il Parlamento e non attraverso un atto amministrativo come un DPCM che non dà alcuna garanzia di coperture finanziarie.

Inoltre l’art 117 della Costituzione prevede una riserva di legge statale sui Lep , quindi si rispetti la Costituzione e si coinvolga il Parlamento sui diritti fondamentali dei cittadini come ad es. istruzione e salute e non il Governo con l’ausilio di qualche organo tecnico.

Senza soldi sui Lep si rischia di tornare al criterio della spesa storica e questo avvantaggerà le regioni del Nord.

È questo quello che il governo vuole?
Se si vuole dare attuazione all’autonomia differenziata che tranne la Lega non mi sembra che gli altri partiti di maggioranza la vedano come una priorità assoluta ( vedi dichiarazione Meloni, Lollobrigida FdI e Tajani FI ) lo si deve fare con precisione e responsabilità soprattutto sui costi che comporterà la riforma.

Quindi si inizi con un fondo di perequazione per le regioni svantaggiate del Sud con l’attuazione dell’art 119 della Costituzione , solo dopo ridistribuite le risorse a favore delle regioni più povere si potrà parlare su come distribuire le competenze, un percorso diverso sarebbe molto pericoloso.

La posizione di SBC è chiara. Noi siano per una perequazione ma contrari all’ autonomia differenziata nel campo dell’Istruzione che deve restare Statale.

Libero Tassella SBC.

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