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I posti di potenziamento: utilizzo e normativa per supplenze e progetti

La guida per i nostri lettori

I posti di potenziamento, introdotti dalla Legge 107/2015, rappresentano un elemento chiave dell’organico dell’autonomia delle scuole italiane. Questi posti sono pensati per ampliare l’offerta formativa e per supportare attività organizzative, come la collaborazione con il dirigente scolastico. Tuttavia, il loro utilizzo solleva spesso dubbi, soprattutto riguardo alle supplenze brevi.

Secondo il CCNL 2019/2021 (art. 43), le ore di potenziamento possono essere impiegate per coprire insegnamenti curricolari e per supplenze fino a 10 giorni, ma solo se non programmate nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF). Questo significa che le ore destinate a progetti inseriti nel PTOF non possono essere reindirizzate alle supplenze.

La normativa chiarisce inoltre che l’assegnazione dei docenti su posti di potenziamento o comuni deve rispettare i criteri deliberati dal collegio docenti e dal consiglio d’istituto. Non esiste una titolarità specifica su posti di potenziamento, ma solo su posti comuni o di sostegno.

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