Il 31 dicembre 2025 scade l’ISEE, si chiude l’anno “finanziario” da gennaio 2026 è già possibile provvedere al rinnovo per usufruire degli aiuti previsti per le famiglie italiane.
Partendo da gennaio, quindi, si apre la possibilità di richiedere il documento che cambia vita a molti aiuti pubblici. Nonostante sembri solo una sigla, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente decide molto: dai sussidi governativi alle riduzioni in mensa o all’università.
Chi lo presenta trova porte aperte per assegni unici, vantaggi fiscali oppure bollette più leggere sui servizi essenziali. Senza questo numero, molte opportunità semplicemente non arrivano.
Calcolare l’ISEE significa considerare stipendi e beni di chi vive insieme in casa, adattando il valore al numero delle persone presenti. Anche se non serve per legge, averlo pronto apre la strada a sostegni che dipendono dal reddito. Per ottenerlo, si può scegliere il modello già riempito fornito da INPS via internet oppure chiedere aiuto ai CAF nel preparare la dichiarazione unica.
Da ogni nuovo anno, il valore dell’ISEE si aggiorna dal primo gennaio, calcolato sui dati di reddito e beni dei dodici mesi prima ancora. Vale la pena saperlo: chi conta nel tuo gruppo domestico dipende da norme precise, con casi particolari legati alla vita di tutti i giorni, tipo divorzi oppure ragazzi sotto la tua responsabilità.
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