Il Coordinamento Docenti Precari ha espresso profonda delusione e indignazione per la pubblicazione del terzo bando di concorso PNRR, evidenziando una serie di interrogativi rivolti al Governo. La questione centrale riguarda la mancata attuazione delle promesse elettorali che prevedevano la stabilizzazione dei precari, un tema che, secondo il Coordinamento, è stato sistematicamente ignorato in favore di concorsi che non affrontano il problema dell’abusiva reiterazione dei contratti a termine.
Tra le domande poste, emerge il dubbio sulla mancata introduzione di politiche parallele per l’assorbimento del precariato storico, nonostante l’obbligo di bandire concorsi imposto dall’Europa. Inoltre, il Coordinamento critica la disparità di trattamento tra idonei e precari, con i primi favoriti da rapidi interventi legislativi, mentre ai secondi vengono proposte soluzioni legislative lente e incerte.
Un ulteriore punto sollevato riguarda la coerenza politica: il Coordinamento ricorda le dichiarazioni dell’attuale maggioranza, che in passato si era opposta ai concorsi preferendo la stabilizzazione dei precari. Tuttavia, ad oggi, tre bandi sono stati emanati in tre anni, un record nella storia della Repubblica.
La mancanza di valorizzazione dell’esperienza e delle competenze dei docenti precari resta un nodo cruciale. Il Coordinamento chiede risposte concrete e un cambio di rotta per garantire una politica di reclutamento scolastico più equa e rispettosa delle promesse fatte.
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